La medaglia d'oro di Londra 2012: "Non me lo aspettavo, spero di poter dedicare qualcosa di importante all'Italia"
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Jessica Rossi racconta tutta l'emozione del countdown verso Tokyo 2020: "Fare la terza Olimpiade come portabandiera mi rende orgogliosa di me. È difficile da spiegare, non è come andare in gara e vincere: penso che sia il riconoscimento alla carriera intera di una atleta, ma anche alla federazione". La tiratrice al volo, medaglia d'oro a Londra 2012, ricorda la comunicazione ricevuta dal presidente Coni Malagò: "Ho dormito poco quella notte, per la gioia e per la contentezza. Non me lo aspettavo. È stato un orgoglio immenso e mi sono rivista in quei momenti, non tanto quelli di gioia, ma quelli più difficili, quelli che ti danno la forza di andare avanti. Quella telefonata mi ha fatto capire che ho fatto bene a non mollare, altrimenti non avrei vissuto questa esperienza meravigliosa".
Rossi, questa mattina madrina dei campionati di tiro a volo (specialità non olimpica a elica) che inizieranno domani a Bologna, immagina la serata della cerimonia inaugurale dei Giochi: "Quella notte, a Tokyo, con me ci sarà la mia terra dell'Emilia-Romagna, tutta l'Italia e la mia federazione".
"Questa sarà un'Olimpiade diversa, saranno diverse le emozioni. Spero di poter dedicare qualcosa di importante alla mia terra e all'Italia intera per quello che abbiamo passato e che ancora stiamo vivendo. Ne stiamo uscendo, ma anche questo evento è un segno di ripartenza importante" conclude la 29enne.