Dopo l’argento a Rio de Janeiro nel 2016, gli azzurri non si confermano e perdono subito 45-34 contro la Russia
Brutta delusione per la spada maschile a squadre alle Olimpiadi di Tokyo 2020: Marco Fichera, Andrea Santarelli ed Enrico Garozzo escono subito dal torneo dopo la sconfitta 45-34 contro la Russia nei quarti di finale. Gli azzurri non riescono quindi a confermare l’argento ottenuto alle Olimpiadi di Rio 2016, complici anche alcuni episodi arbitrali controversi che hanno innervosito soprattutto Garozzo.
Cinque anni dopo l’argento di Rio de Janeiro, la spada maschile azzurra non riesce a ripetersi alle Olimpiadi di Tokyo 2020. Anzi, Marco Fichera, Andrea Santarelli ed Enrico Garozzo escono subito ai quarti di finale, sconfitti dal Comitato Olimpico Russo col punteggio di 45-34. Una delusione maturata tra le polemiche e le proteste dell’Italia, che in particolare con Garozzo recrimina un errore arbitrale in un momento delicato dell’incontro, sul 19-17 per l’azzurro: l’arma del siciliano si rompe e il russo Bida piazza la stoccata. Dopo diversi minuti al video, i giudici confermano il punto nonostante l’handicap per Garozzo, che a questo punto si innervosisce e si fa raggiungere sul 23 pari.
E’ il momento di svolta dell’incontro che fino a quel momento aveva vissuto di grande equilibrio. Negli assalti successivi Santarelli contiene Glazkov, ma poi ancora un nervoso Garozzo crolla contro Sukhov spianando la strada alla vittoria russa che si porta cinque punti avanti. Nell’ultimo giro di stoccate, Fichera non riesce nella miracolosa rimonta e anzi ancora Bida rende il punteggio sempre più pesante. Il Comitato Olimpico Russo affronta ora in semifinale la Cina, mentre l’Italia della spada saluta Tokyo tra rabbia e delusione.