Sono 7 le installazioni per raccontare la dimensione più straordinaria degli sport olimpici esposte in Extraolimpico, mostra-evento aperta dal 14 al 16 marzo presso gli ex-spogliatoi del Centro Balneare Romano a Milano. Curata e progettata da cinquanta studenti di Architettura del Politecnico di Milano con i loro docenti del Laboratorio di Interni e Allestimento, è frutto di una ricerca realizzata dal Dipartimento di Architettura e Studi Urbani, Nolostand (società del gruppo Fiera Milano) e il supporto logistico di Milanosport. Le sette installazioni fanno parte della prima delle due sezioni in cui è organizzata la mostra. Sistemate al centro dell'ex spogliatoio come una sequenza libera di macchine sceniche, ognuna esplora criticamente un tema legato all'argomento. Ogni progetto inoltre è introdotto da un testo critico redatto da un 'mentore', un esperto che ha ispirato gli studenti nella loro ricerca. Nei 7 allestimenti i 50 studenti hanno affrontato i temi dei diritti civili, del doping, delle cerimonie inaugurali, dei simboli, delle architetture e infrastrutture sportive, delle proteste politiche e della forza comunicativa dei riti e degli allestimenti. La seconda sezione, esterna allo spazio centrale, distribuisce sul corridoio degli armadietti le proiezioni relative ai 100 atleti e alle loro storie eccezionali, come quella di Nadia Comăneci leggenda indiscussa della ginnastica mondiale emblema di resilienza, determinazione e coraggio o di Shizo Kanakuri considerato il padre della maratona giapponese a cui fu fatale una sosta durante una gara. Ha una sua storia anche la sede che ospita la mostra, gli ex spogliatoi della Piscina Romano in una palazzina realizzata nel 1934 in stile razionalista. La piscina, opera dell'ingegnere e architetto Luigi Lorenzo Secchi, è intitolata al ginnasta Guido Romano vincitore della medaglia d'oro ai Giochi Olimpici di Stoccolma del 1912.