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Ciclismo, Marco Velo nuovo ct strada donne: "Una sfida che mi stimola"

05 Mar 2025 - 09:04

Marco Velo, bresciano, 50 anni, un passato da corridore (campione italiano crono nel 1998), collaboratore tecnico e poi CT delle Nazionali crono, in occasione del Consiglio federale del 22 febbraio è stato nominato CT del donne strada, raccogliendo il testimone lasciato da Paolo Sangalli.

"Sicuramente devo ripartire da zero e calarmi nella parte. La cosa non mi spaventa anche se all'inizio ci dovrò lavorare parecchio. Una sfida che mi stimola ma allo stesso tempo sono sicuro di poter contare su atlete validissime e all'altezza delle prove che andremo ad affrontare", ha dichiarato al sito della Federazione.

Eredita un grande impegno, visto che le aspettative sono alte. "Il nostro movimento ha raggiunto un livello altissimo e siamo un punto di riferimento internazionale, soprattutto come compattezza del gruppo. Sia ai mondiali che agli europei andremo con aspettative alte e son sicuro che, indipendentemente dal risultato, saremo protagonisti", ha dichiarato.

Ci sono due 'nodi' non semplici nel ruolo che è stato di Paolo Sangalli e che adesso erediti: rapporti con le società e gestione delle atlete nel doppio impegno strada pista.

"Nel ruolo ricoperto fino a ieri di responsabile delle crono ho avuto a che fare con atleti e atlete che avevano il doppio impegno strada-pista, pertanto conosco le problematiche e so come gestirle. Ho la fortuna di aver instaurato un rapporto tale con Sangalli che va al di là si quello di essere colleghi, sicuramente all'inizio mi darà un aiuto con consigli utili. Dovrò iniziare a conoscere le atlete - ha spiegato il neo ct - soprattutto le juniores e i loro tecnici di riferimento. Per quanto riguarda il doppio impegno strada-pista, con Diego Bragato siamo sulla stessa linea e pertanto vale anche con lui il principio della massima collaborazione. L'80% delle ragazze di interesse nazionale fa anche pista. Per me sarà più facile monitorarle in quanto abito a 10 minuti da Montichiari e avrò parecchie possibilità di vederle in azione." Si guarda a questo 2025 e poi a tutto il quadriennio. "Per quanto riguarda il 2025 ovviamente puntiamo su mondiali ed europei che per tradizione e qualità del nostro movimento sono sempre obiettivi alla nostra portata. Per le Olimpiadi è ancora prematuro fare previsioni, visto che bisogna attendere quanto meno di conoscere su quali percorsi si faranno. Abbiamo atlete giovani e già molto competitive; sicuramente saranno pronte tra poco più di tre anni", ha detto ancora Velo.

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