La federazione mondiale di ciclismo, Uci, ha ufficialmente vietato l'uso incontrollato di monossido di carbonio a partire dal prossimo 10 febbraio: la decisione e' stata presa dal congresso in corso ad Arras, a margine dei mondiali di ciclocross di Lievin, in Francia. L'obiettivo e' quello di "proteggere la salute" dei corridori, dichiara l'Uci, che sin da quando nell'estate scorsa emerse al Tour de France l'uso di questa controversa pratica - sospettata di essere doping - aveva chiesto all'Agenzia mondiale antidoping di includerla nella sua lista di divieti. L'Uci ha sottolineato che l'uso del monossido di carbonio e' "comunemente utilizzato nella medicina dello sport per misurare la massa totale dell'emoglobina (Hb) e il volume del sangue, in particolare per esaminare gli effetti dell'allenamento di resistenza e dell'esposizione all'altitudine sulla capacità di trasporto dell'ossigeno nel sangue. Tuttavia - prosegue la federazione internazionale -, la sua inalazione ripetuta può portare a problemi di salute acuti e cronici, come mal di testa, letargia, nausea, vertigini e confusione. Questi sintomi possono peggiorare in qualsiasi momento e trasformarsi in disturbi del ritmo, malattie cardiache, attacchi epilettici, paralisi e perdita di coscienza". L'inalazione di monossido di carbonio resta consentita "all'interno di una struttura sanitaria e sotto la responsabilità di un operatore sanitario esperto nella manipolazione di questo gas per scopi medici". Inoltre la quantita' di monossido sara' limitata alla soglia minima necessaria alla misurazione, e una seconda inalazione "sarà autorizzata solo due settimane dopo la misurazione iniziale". Ogni seduta dovra' inoltre essere registrata nel passaporto biologico di ogni corridore. (ANSa-AFP). XRS25032010649_SXB_QBXB ext-mediaset-news/press-agencies/ansa/2025-02-01_A1011055452.xml Data ultimo aggiornamento: 01/02/2025 17:34:27 Data di creazione: 01/02/2025 17:34:27 Data di ricezione: 01/02/2025 17:34:27