"Mi manca la famiglia, gli amici. La cosa più triste è che non posso andare lì, nel mio Paese, non li posso vedere da vicino. Spero che un giorno tutto questo possa cambiare". Lo ha dichiarato Yuldoz Hashimi, la ciclista afghana protagonista, con la sorella Fariba, delle ultime Olimpiadi, nel corso della terza edizione de "La Toscana delle donne', in corso a Firenze. Yuldoz e Fariba sono arrivate in Italia dopo la nuova presa del potere dei talebani nel 2021 e sono assistite dall'associazione 'Road to Equality'. "Essere qui per me è un grande piacere - ha aggiunto -. Il messaggio che do è che le donne devono fare tutto ciò che vogliono fare: le donne nel mio Paese hanno difficoltà, non hanno il diritto di studiare o andare a lavorare. Il messaggio che io e mia sorella vogliamo dare è di libertà per le donne afghane. Spero che nei prossimi mesi possa cambiare qualcosa". "Se riesco a comunicare con famiglia e amici? Sì, riesco a parlarci - ha concluso -. Loro mi dicono ciò che sta succedendo, qualcuno di loro mi chiede aiuto. Hanno bisogno di libertà per la loro vita. Mi vedono come un esempio: io e mia sorella stiamo mostrando la forza delle donne afghane, abbiamo fatto Olimpiadi e Mondiali, dando un messaggio di libertà". "Quello che abbiamo fatto per le donne afghane è stato qualcosa di meraviglioso, loro hanno un coraggio incredibile", ha detto Alessandra Cappellotto, presidente dell'associazione 'Road to Equality' che è vicina alle due sorelle.