Logo SportMediaset
In evidenza

Seguici anche su

Cio, Christillin: "Per Coventry impegno non facile, ma ce la farà"

24 Mar 2025 - 14:27
 © afp

© afp

"Un bel risultato, a 131 anni dalla fondazione del Comitato Olimpico Internazionale. Mi ha colpito molto il fatto che sia passata al primo scrutinio con una maggioranza schiacciante, la volevano tutti. Mi spiace per il mio amico Juan Antonio Samaranch Jr, ma la votazione di Kirsty Coventry è la dimostrazione che anche il mondo dello sport ha una considerazione ormai paritaria per manager uomini e manager donne e questa è una bella cosa". Così Evelina Christillin, membro aggiuntivo della Uefa nel Consiglio della Fifa, su Kirsty Coventry nuova presidente del Comitato Olimpico Internazionale.

Prime criticità per Coventry il nodo atleti russi e il dialogo con Trump. "Non è una poltrona facile, ma nessuna lo è a certi livelli. Basti pensare che il prossimo campionato del mondo sarà organizzato da Canada, Stati Uniti e Messico che stanno litigando per i dazi.Per Coventry sarà più un problema di politica sportiva che di scelte. Fino alle 2034 le Olimpiadi, sia estive che invernali, sono state già assegnate. Navigherà tranquilla sull'assegnazione delle sedi, un po' meno sullo scenario internazionale. Ma ce la farà", ha detto.

Sui progressi del calcio femminile in Arabia Saudita. "Mi ha lasciato a bocca aperta, in senso positivo. Da quando sono nel consiglio della Fifa, da nove anni, sono andata parecchie volte in Arabia Saudita per altre competizioni, tra cui la Supercoppa Italiana. Cinque anni fa - ha ricordato - le donne avevano appena iniziato a guidare e negli stadi potevano entrare solo accompagnati dai mariti. Oggi non solo entrano negli stadi, ma giocano la finale della coppa della federazione saudita. Ho visto cose inattese in cinque anni, anche a livello di investimenti strutturali". Infine un bilancio della sua esperienza da dirigente Uefa e Fifa. "Il mandato scade il 3 aprile con l'ultimo congresso a Belgrado. È stata una scelta mia non ricandidarmi, ma sinceramente nove anni più dieci di Cio più condizioni di salute non brillantissime mi hanno fatto pensare che fosse meglio così. Ho scritto una lettera ai miei colleghi, sono tutti dispiaciuti, affettuosi e carini, ma penso di aver fatto la cosa giusta. Esperienza meravigliosa ma anche difficilissima, basti pensare alla pandemia, alle guerre, alla Superlega. Vedere la gestione compatta e unitaria di tutto il fronte Uefa è stato complicato ma bello. Di certo non mi sono annoiato", ha concluso.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri