La terza gara del campionato vedrà il debutto stagionale della C1, la mescola più dura della gamma 2025, che sarà accompagnata dalla C2 e dalla C3. Del resto, il tracciato di Suzuka è uno dei più severi per i pneumatici nel calendario iridato ed è tradizione che Pirelli selezioni per questo appuntamento il tris di mescole più duro. Oltretutto l’asfalto è stato rifatto per una parte significativa del tracciato: dall’uscita dell’ultima chicane fino alla fine del primo settore. Si tratta di un tratto importante perché comprende curve a media e alta velocità, anche a lunga percorrenza, come le prime due in fondo al rettilineo di partenza, e sulle quali le gomme vengono stressate in maniera significativa. Come detto, a Suzuka ci saranno le tre mescole più dure della gamma. Va peraltro sottolineato che se la C1 è la mescola più simile alla sua versione 2024, C2 e C3 – soprattutto la prima – sono quelle che, invece, sono state più modificate in termini di prestazione, rendendole più morbide rispetto allo scorso anno. Sarà quindi interessante verificare in pista come le squadre gestiranno l’allocazione dei pneumatici durante le tre sessioni di prove libere a disposizione per cercare l’assetto migliore della monoposto, con più di un occhio per la strategia di gara. Le simulazioni della vigilia – realizzate sulla base dei dati forniti dalle squadre – indicano un miglioramento dei tempi sul giro, dovuto alla combinazione fra l’effetto del nuovo asfalto in termini di grip e il progresso prestazionale delle vetture 2025, valutabile attorno al secondo e mezzo, un dato che sarà verificato già il venerdì nelle prime due ore di attività di pista.
Sempre in base ai dati forniti dalle squadre, i tecnici della Pirelli hanno adeguato leggermente le prescrizioni relative alle pressioni minime di partenza in maniera bilanciata fra i due assi: all’anteriore è stata abbassata di mezzo psi (da 25 a 24,5) e aumentata della stessa quantità sul posteriore (da 23 a 23,5). Come sempre, i dati raccolti il venerdì saranno prontamente analizzati per verificare la rispondenza delle simulazioni alla realtà e, nel caso fosse necessario, regolarsi di conseguenza. Sarà importante verificare se, come si è visto in Cina nella seconda gara della stagione, l’asfalto nuovo avrà un impatto molto rilevante sulle prestazioni e anche quale sarà il ritmo di evoluzione della pista, considerato che quello di Suzuka è uno dei circuiti più utilizzati durante l’anno (già due gli eventi competitivi ospitati nel 2025).