Un megaschermo ventiquattro volte più grande di quello di un simulatore, i microfoni, le luci, un'arena di 23.500 metri quadrati, la musica di sottofondo, il cronometro. La TGL (Tomorrow's Golf League), lega tecnologica di golf creata da TMRW Sports, insieme a due icone del green come Tiger Woods e Rory McIlroy, in collaborazione con il PGA Tour, ha preso il via con la prima sfida vinta al So-Fi Center di Palm Beach Gardens, in Florida, per 9-2 dal team Bay Golf Club di Ludvig Aberg, Shane Lowry, Wyndham Clark e Min Woo Lee, abili a sconfiggere agevolmente i New York GC di Xander Schauffele, Matt Fitzpatrick, Rickie Fowler e Cameron Young. "Questo è il golf del ventunesimo secolo". Così McIlroy ha descritto la nuova esperienza green, per molti la risposta all'avanzata economica della Superlega araba, la Liv finanziata dal Pif, il fondo sovrano dell'Arabia Saudita. "Quello che inizialmente sembrava solo un sogno si è trasformato in realtà, abbiamo portato il golf in un'altra stratosfera", la soddisfazione di Woods. Sei, le squadre che fanno parte della lega tecnologica, con tante stelle del PGA Tour a rappresentare quella che per molti potrebbe diventare la nuova era del golf professionistico. Le sfide di questo campionato si giocano sulla distanza di 15 buche e il primo birdie lo ha realizzato Aberg. "Sono sempre stato invidioso dei giocatori di basket e football americano. Adesso, invece, ho finalmente provato questa sensazione da stadio totalmente diverse da un classico torneo di golf. Il mio cuore, durante la partita, batteva forte. Sudavo dall'emozione, questo è il futuro", la convinzione del talento svedese. Il primo match è durato meno di due ore e ora l'attesa è tutta per Woods. Il campione californiano, insieme alla sua squadra, il Jupiter Golf Links, composta anche da Max Homa, Kevin Kisner e Tom Kim, debutterà martedì 14 gennaio e affronterà i Los Angeles di Collin Morikawa, Justin Rose, Tommy Fleetwood e Sahith Theegala.