"Ci abbiamo messo 12 anni a tornare in Serie A, e altri 12 a riportare la Coppa Davis in Italia. Sicuramente e' opera di un grande giocatore come Jannik Sinner che tutto il mondo ci invidia, di una grande squadra composta da grandi giovani che possono darci grandi soddisfazioni, e un grande capitano. Ma non sarebbe successo se non avessimo battuto la Slovenia qui ad Arzachena nel 2011". A ripercorrere il tortuoso percorso che ci ha riportato a vincere l'Insaltiera quarantasette anni dopo è stato il presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel Angelo Binaghi che ha ricordato il match decisivo che ha permesso all'Italia di accedere al play-off contro il Cile riaprendo così le porte del World Group. Il numero uno del tennis tricolore ha preso parte alla presentazione della terza tappa del Trophy Tour della Coppa Davis in Sardegna in compagnia del sindacod della cittadina Roberto Ragnedda, e alla Delegata allo Sport e Spettacolo del Comune di Arzachena Nicoletta Orecchioni. Quel confronto contro la Slovenia, ha sottolineato Binaghi, fu "una follia, talmente grande che l'ITF cambio' le regole e rese praticamente impossibile ripetere. Dovemmo fare ad esempio due ricorsi per organizzare la finale dell'allora Fed Cup contro la Russia".