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La Fia sanziona le parolacce, protese anche dei piloti rally

24 Feb 2025 - 16:45

I protagonisti del Mondiale rally (Wrc) si ribellano contro la linea dura adottata della Federazione internazionale dell'automobile (Fia) contro l'uso di linguaggio inappropriato, allineandosi alle proteste già avanzate dai colleghi della Formula 1. In una lettera aperta pubblicata oggi dalla Word rally drivers alliance (Worda), e firmata da decine di piloti e navigatori, tra i quali i campioni del mondo Sebastien Ogier e Thierry Neuville, si criticano le "multe esorbitanti, sproporzionate rispetto al reddito medio e al budget nei rally", e si mettono in dubbio "la pertinenza e la validità di qualsiasi sanzione" per espressioni certo maleducate ma non tali da offendere persone in particolare.

Il caso è nato dopo che al rally di Svezia i commissari Fia hanno sanzionato il pilota della Hyundai Adrien Fourmaux con una multa di 10.000 euro (20.000 euro in caso di recidiva entro 12 mesi) perché dopo il suo ritiro aveva detto, spiegando l'accaduto "di aver fatto una st...ta". Secondo i piloti, "un'espressione colloquiale non può essere considerata e giudicata equivalente a un vero e proprio insulto o a un atto di aggressione", tanto più per sportivi che possono raggiungere picchi "di adrenalina tali da non consentire un perfetto e sistematico controllo verbale" mentre c'è "un allarmante aumento della severità delle sanzioni imposte per violazioni linguistiche minori, isolate e involontarie".

L'associazione, inoltre, solleva un'altra "questione fondamentale: dove vanno a finire i soldi di queste multe? La mancanza di trasparenza non fa che amplificare le preoccupazioni e minare la fiducia nel sistema". Già nel 2024 la Fia ha sollevato l'ira di diversi piloti di Formula 1 e di rally per la sua decisione di penalizzare i piloti che hanno utilizzato un linguaggio scurrile durante le trasmissioni tv ma a gennaio la federazione ha deciso di aumentare le multe. 

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