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Milano-Cortina, Francisi: "Importante accelerata su impianti, c'è ottimismo"

10 Feb 2025 - 14:38

"Nella governance organizzativa esistono due soggetti differenti: noi della Fondazione Milano-Cortina, che siamo il comitato organizzatore e quindi siamo preposti all'organizzazione, e poi c'è Simico, che deve sviluppare le infrastrutture. Nell'ultimo anno Simico ha avuto oggettivamente un'importante accelerata, soprattutto in riferimento alla pista da bob, lo Sliding Center di Cortina, ma in realtà su tutti gli impianti. Oggi vediamo tutto con maggior ottimismo". Così Andrea Francisi, Chief Games Operations Officer della Fondazione Milano-Cortina 2026, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, su come procede la macchina organizzativa dei Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina 2026, a meno di un anno dalla cerimonia d'apertura. "Dal 14 al 16 febbraio, all'Unipol Forum di Assago, avremo il nostro primo full test event, con l'ultima tappa dello Short Track World Tour. Per noi è il primo grande test dove, per organizzare questo evento, testeremo tutte le attività che dovremo realizzare tra meno di un anno. Avremo tutte le nostre funzioni coinvolte nell'organizzazione di questo evento - ha aggiunto - L'incontro con Bach? È stato un momento importante per noi e per tutta l'organizzazione. Ricevere la visita del presidente del Cio Bach è sempre un grande onore, abbiamo avuto modo di incontrarlo e di confrontarci su varie tematiche. Sul budget stiamo lavorando, a marzo avremo il cda in cui dovremo presentare l'ultimo budget, il cosiddetto 'meno dodici', il budget a dodici mesi dalle Olimpiadi. È un lavoro che stiamo facendo sia internamente alla Fondazione sia con tutti gli stakeholder coinvolti in un processo organizzativo così complesso, perché organizzare un evento di queste dimensioni non coinvolge solo il comitato organizzatore ma tutti i soggetti interessati, quindi istituzioni ed enti territoriali".

Le imminenti elezioni del Cio e le possibili elezioni del Coni "non penso che possano cambiare la continuità dei rapporti. Riguardo il Cio, è un passaggio che è avvenuto già altre volte, i rapporti resteranno identici a quelli attuali. Per quanto concerne il Coni, invece, Giovanni Malagò resterà il presidente della Fondazione. Eventualmente cambierà l'interlocuzione con il Coni, ma non riesco a immaginarmi grandi stravolgimenti - ha assicurato Francisi - Sono dei Giochi innovativi e molto diffusi, con un perimetro molto ampio, non si è mai verificato nella storia delle Olimpiadi. Questo è un grandissimo vantaggio per i territori, si può avere un maggior ritorno sulle entrate. Ovviamente questo ha un contraltare: organizzare i Giochi è già un'attività molto complessa, la diffusione ne aumenta la complessità, soprattutto per ciò che riguarda il sistema dei trasporti e della logistica". Per quanto riguarda la pista Stelvio, sotto accusa a un anno dai Giochi tra ghiaccio, cadute e gravi infortuni: "Uno degli elementi principali dell'organizzazione è permettere agli atleti di competere in sicurezza e nel miglior modo possibile. Tutti questi test che stiamo svolgendo e che svolgeremo fino a dicembre 2025 sono propedeutici a verificare la sicurezza dei campi di gara. È evidente che un impianto indoor è un po' più semplice rispetto a uno all'aperto - ha concluso - È un lavoro che viene fatto internamente al comitato organizzatore e sempre in accordo con le federazioni internazionali e il Cio. C'è massima attenzione a questi elementi: su Bormio abbiamo già un confronto aperto con la Federazione Internazionale per curare ogni aspetto".

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