"'Perché cercate tra i morti colui che è vivo?'. Con queste parole, l'Angelo annuncia la Risurrezione e oggi, in questo tempo di dolore, sono le stesse parole che ci guidano nel salutare Papa Francesco. La sua voce, il suo sorriso, la sua fede profonda non appartengono al passato, ma vivono nei cuori di chi ha ascoltato il suo Vangelo vissuto. Il mondo del ciclismo lo piange e lo ricorda con gratitudine. Papa Francesco ha spesso parlato del ciclismo come metafora della vita: uno sport che esalta il coraggio, l'altruismo e il senso di squadra. Ha ricordato come, nelle lunghe salite, si impari la sopportazione della fatica, e come i gregari, con il loro altruismo, aiutino chi è rimasto indietro a raggiungere il traguardo". Queste le parole del presidente della Federciclismo, Cordiano Dagnoni, che a nome di tutto il movimento ciclistico italiano, ha espresso cordoglio per la scomparsa, oggi, di Papa Francesco. La Federazione, in memoria del Santo Padre, ha disposto la sospensione di tutte le gare in data odierna e all'osservanza di un minuto di silenzio nelle manifestazioni agonistiche in programma nel resto della settimana, come da invito del Coni.