Il campione maiorchino, dopo aver saltato Wimbledon per prepararsi alle Olimpiadi, potrebbe non terminare la carriera a Parigi ma partecipare all'ultimo Slam dell'anno
"Ci eravamo tanto amati" forse non sono le parole giuste per descrivere la stupenda storia d'amore tra Rafael Nadal e il tennis, sarebbe meglio non parlare al passato perché il campione spagnolo potrebbe non appendere la racchetta al chiodo e continuare a giocare anche dopo le Olimpiadi di Parigi in cui rappresenterà il suo Paese sia nel singolare che nel doppio in coppia con Carlos Alcaraz. Il quattro volte vincitore degli US Open è nell'elenco dei partecipanti al tabellone principale dell'edizione 2024. Lo spagnolo ha saltato l'evento tre volte negli ultimi quattro anni. Al 38enne mancino è stata concessa una classifica protetta che gli consente di essere nel roster per le due settimane di Flushing Meadows (26 agosto-8 settembre), così come Carreno Busta, Shapovalov, Opelka, Kwon e Stricker. Non è quindi detto che la carriera del maiorchino termini con i Giochi di Parigi.
Il tennista 38enne ha vinto il torneo di Flushing Meadows quattro volte in carriera, l'ultima delle quali nel 2019 in finale con Medvedev. L'ultima volta che ha giocato il torneo è stato nel 2022. Intanto il grande ritorno è avvenuto ieri: Nadal, vincitore di 22 tornei del Grande Slam, infatti ha giocato la sua prima partita in singolare dal 27 maggio, battendo Leo Borg (figlio di Bjorn Borg) 6-3, 6-4 al Nordea Open di Bastad, in Svezia. Non impugnava la racchetta dalla sconfitta al primo turno contro Alexander Zverev al Roland-Garros. Che questo sia il coup de theatre finale, con magari qualche altro importante torneo prima dell'inesorabile ritiro? Tutto può essere, e per noi non può che andar bene ammirarlo ancora.