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"La scelta del portabandiera non ha regole scritte. Io ho sempre operato seguendo un dogma che mi sono autoimposto: il portabandiera deve avere vinto una medaglia d'oro alle Olimpiadi. Da questo concetto di partenza, si aggiunge quello di avere un uomo e una donna per il duplice ruolo. Il punto di partenza per una serie di incastri tra genere e sport di appartenenza che aiutano a maturare la scelta finale". Lo ha detto Giovanni Malagò, presidente del Coni, intervenendo al Festival dello sport di Trento in corso fino a domenica, assieme ai portabandiera olimpici Jury Chechi, Arianna Errigo, Antonio Rossi, Sara Simeoni e Valentina Vezzali.