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PUGILATO: CIO CONTRO IBA NUOVA 'PUNTATA', RICORSO IN SVIZZERA

10 Ott 2024 - 10:18
 © Getty Images

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Ancora una 'puntata' della lite ormai infinita tra Cio e Iba che sta mettendo seriamente a rischio il futuro del pugilato alle Olimpiadi (per ora, non fa parte del programma di Los Angeles 2028). La Iba, 'International Boxing Association', ha avviato dallo scorso 26 agosto un'azione legale presso una Corte federale svizzera per proteggere le proprie federazioni nazionali da quello che definisce un "comportamento abusivo" da parte del Cio. Lo ha reso noto la stessa Iba, da tempo in aspra polemica con il comitato internazionale olimpico che l'ha privata del diritto di organizzare il torneo di boxe ai Giochi. Ora l'ente pugilistico ha espresso il proprio impegno a difendere "i nostri membri" e ha incoraggiato "le federazioni nazionali a unirsi alla battaglia legale per salvaguardare il futuro della boxe". L'accusa rivolta dall'Iba al Cio presso la Giustizia elvetica sulla concorrenza, è di avere "monopolizzato ingiustamente il mercato globale" per l'organizzazione e la commercializzazione dei Giochi Olimpici. Il reclamo sottolinea la decisione del Cio di vietare ai pugili di partecipare alle Olimpiadi se la loro federazione nazionale è affiliata all'Iba, e ciò secondo la stessa Iba viola la legge svizzera sulla concorrenza. L'Iba sostiene anche che il Cio ha anche esercitato pressioni sui Comitati Olimpici Nazionali affinché escludano le federazioni nazionali affiliate all'Iba, limitando ulteriormente la loro partecipazione e "minando la concorrenza leale". Così ora, in risposta, l'ente presieduto dal russo Umar Kremlev ha chiesto a tutte le sue federazioni nazionali di unirsi alla sua campagna legale contro il Cio in Svizzera. L'Iba ritiene che un'azione unitaria aumenterà le possibilità di "porre fine alla pressione esercitata sia dal Cio che dai comitato olimpici nazionali". L'Iba si è anche detta pronta a offrire sostegno alle federazioni nazionali che intendono intraprendere un'azione legale nei loro paesi, compresa l'assistenza finanziaria e la consulenza, se necessarie. Per questo le federazioni nazionali che subiscono pressioni da parte dei rispettivi comitati olimpici o delle autorità sportive locali sono state incoraggiate a contattare il Dipartimento Relazioni Internazionali dell'Iba per segnalare la loro situazione e valutare la possibilità di unirsi al procedimento legale in Svizzera. Tra coloro che hanno già lasciato l'Iba per entrare in 'World Boxing', la nuova federazione internazionale con cui la 'nobile arte' spera di ricostruirsi un'immagine e aderire alle richieste del Cio affinché la boxe rimanga nel programma dei Giochi, c'è anche l'Italia, ovvero la Fpi. Intanto però, ad Assisi, il mese scorso si è svolto un "corso di aggiornamento" per arbitri e giudici dell'Iba a cura dell'Iba stessa, con una folta partecipazione. 

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