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La tre giorni di gare dell'Hahnenkamm di Kitzbuehel, nel tempio dello sci con al centro la terribile pista Streif, si apre domani con il superG e sara' seguita sabato dalla discesa piu' famosa del mondo per chiudere domenica con il tortuoso slalom speciale sulla pista Ganslern. Ma si apre anche nel segno delle grandi preoccupazioni per la sicurezza degli atleti dopo che le ultime gare - Bormio e Wengen ma anche le due prove di Kitzbuehel- hanno visto infortuni drammatici come quelli al francese Cyprien Sarrazin e all'azzurro Piero Zazzi sulla Stelvio e di Vincent Kriechmayr a Wengen. Il tutto mentre a Kitzbuehel gia' nelle prove sono stati messi fuori gioco per l'intera stagione l'austriaco Felix Hacker ed il tedesco Jacob Schramm mentre si sono avuti momenti di paura per l'astro nascente svizzero Franjo Von Allmen salvatosi per il rotto della cuffia da una caduta spaventosa. A proposito di Kriechmayr, dopo uno stiramento dei legamenti di un ginocchio gli austriaci non disperano di poterlo mandare in pista gia' domani. E questo la dice lunga dell'importanza che hanno le gare di Kitzbuehel anche se sono ormai prossimi i mondiali in vista dei quali solitamente si fa di tutto per guarire bene e in tempo, senza accelerare il rientro in gara rischiando di compromettere tutto per l'impegno iridato. Il tema della sicurezza è cosi' sempre più centrale, dalla preparazione delle piste ai materiali degli atleti. A proposito dei quali va detto che sono ancora una quarantina quelli che - approfittando di una possibilità di esonero lasciata incautamente dalla Fis - quelli che non usano l'air bag con la spiegazione che li impedirebbe nei movimenti. E dunque sarebbero meno veloci e per questo - per avere una chance in più di vittoria - preferiscono mettere a rischio la loro integrità fisica. E proprio per essere sempre più veloci che del resto si progettano sci e tute di gara, scarponi e loro protezioni. Ma sci piu' veloci sono anche meno controllabili e vivono quasi di vita autonoma e con una reattivita' mostruosa ad ogni singolo impulso, venga dall'atleta o venga dal terreno. Si spiegano cosi i legamenti delle ginocchia che saltano senza neppur cadere. E si fanno tute o altre protezioni che non lasciano passare un filo d'aria per non venire rallentati, leggerissime quanto perforabili dalla lamina dello sci o da un bastoncino durante la caduta, come ha imparato a sue spese l'americana MIkaela Shiffrin. L'attesa per la gara è dunque come di consueto enorme, con Kitzbuehel invasa da turisti e tifosi scatenati, in una mega movida alcolica che ingenti forze di polizia cercheranno come sempre di tenere a bada. Nel superG l'Italia ha all'attivo sulla Streif una vittoria di Dominik Paris che ha vinto pero' a Kitzbuehel anche tre discese ed è giustamente considerato uno dei re di questa pista. Tra i rivali il super campione svizzero Marco Odermatt - leader di disciplina e di classifica generale - ha un conto aperto con la Streif, visto che mai è riuscita a domarla. Cosa che invece, in entrambe le discipline, fece proprio l'anno scorso il suo avversario Sarrazin. E la sua assenza forzata in queste giornate tirolesi pesa ancor di più. L'Italia oltre che su Paris punta soprattutto su Mattia Casse, sempre tra i migliori in questa disciplina oltre che in discesa. Il piu' veloce nella ultima prova, anche Mattia sa bene quanto vale un successo a Kitzbuehel.''nella mia personale graduatoria metto al primo posto le Olimpiadi, poi la Streif e poi i Mondiali.''. Molto fiducioso, soprattutto per sabato, e' poi l'altoatesino Florian Schieder che sulla Streif si esalta tanto da essere riuscito negli anni scorsi a salire a sorpresa per due volte sul podio in libera con due eccellenti secondi posti. Dunque non resta che attendere il grande evento dello sci per conoscere il responso della Streif.