Secondo tempo per Nicole Monsorno e settimo per Michael Hellweger nel turno di qualificazione della sprint in tecnica classica che ha aperto il programma della tappa conclusiva del Tour de Ski, in Val di Fiemme (Trento). Sono nel complesso dieci gli azzurri che hanno meritato il passaggio del turno, tre al femminile con Monsorno, Caterina Ganz e Federica Cassol, sette al maschile con Hellweger accompagnato da Federico Pellegrino, Giacomo Gabrielli, Martino Carollo, Giovanni Ticcò, Elia Barp e Simone Daprà. Sul rinnovato tracciato di Lago di Tesero che l'anno venturo sarà teatro dei Giochi Olimpici di Milano Cortina 2026 la fiemmese ha completato la prova con un ritardo di 2"11 nei confronti della finlandese Jasmi Joensuu, vincitrice in 2'59"11; terzo tempo per l'altra finnica Johanna Matintalo (+2"48). "Stamattina ero parecchio nervosa, non mi sentivo bene le gambe - ha confessto Monsorno - Sarà l'emozione di correre in casa, sarà il tifo della famiglia, sarà il conoscere tutti: ero quasi in lacrime. Ho dato il massimo, perchè ci tenevo molto". Semaforo verde anche per Caterina Ganz che è settima a 3"75 e per Federica Cassol, 15esima a 7"14, mentre Anna Comarella ha mancato di poco l'ingresso tra le migliori 30 con un ritardo di 16"26. Miglior tempo per Johannes Høsflot Klæbo invece nel turno preliminare maschile: il leader della classifica generale del Tour de SKi ha fermato il cronometro sul 2'34"04 per superare il connazionale Erik Valnes (+0"93) ed il finlandese Nillo Moilanen (+1"40). Promettente settimo per per Hellweger che paga 5"11 da Klæbo, mentre il padrone di casa Giacomo Gabrielli è 15esimo a 6"81, con Martino Carollo 18simo (+8"22), Ticcò 27esimo (+9"17), Barp 27esimo (+9"52) e Daprà 29esimo a 9"65. Non sono invece riusciti a superare il turno Martin Coradazzi (+12"56), Lorenzo Romano (+17"35) e Paolo Ventura (+17"68). "La nuova pista mi piace più di quelle passate - è il primo commento di Pellegrino - Sono molto più spettacolari, dal punto di vista tattico vedremo con le batterie: in ogni caso la parte finale resta difficile".