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Tennis, Binaghi: "Sinner? Una ingiustizia che lo farà crescere ancora"

16 Feb 2025 - 17:46

"Jannik mi ha avvisato dell'accordo con la Wada. Così come mi aveva detto del caso Clostebol. Ne avevamo discusso, in questi mesi. Obiettivo raggiunto". Così Angelo Binaghi, presidente della Federtennis, parla al Corriere della Sera a proposito della decisione del tennista di patteggiare per il caso doping. £Ho avvertito sollievo, anche se rimane il senso di un'ingiustizia - ha aggiunto - già il calvario di sopportare questa situazione dall'anno scorso era una pena eccessiva per Jannik. Però così salva Roma, i tre Major, le Atp Finals e rimane in corsa per il Grande Slam. Pericolo scampato". "Tre mesi di stop sono compatibili con una serena gestione della stagione - aggiunge -. Non succede nulla di traumatico né di pregiudizievole al futuro, cioè. Anche il 2025 sarà un anno particolare. Pazienza: è il giusto handicap che il più forte di tutti concede al resto del mondo. Jannik regala tre Master 1000 ai suoi rivali...".

Se vissuti bene, i tre mesi di fermo potrebbero addirittura rivelarsi utili. "Sì - si risponde Binaghi - Gli serviranno per avere una crescita psicofisica più armonica, entrata in crisi in Australia. Vedrà gli affetti più cari, gli amici, l'aria di montagna gli farà solo bene". "Tornerà ad allenarsi con serietà, si irrobustirà, ricaricherà le batterie - ha detto Binaghi - sono dieci anni, da quando ne ha 13, che il ragazzo non si ferma. Potrà riprendersi qualcosina di ciò che il mestiere di numero uno gli toglie. E migliorerà sulla terra battuta, la superficie dove può crescere di più".

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