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"Nel giro di quindici giorni tre grandi soddisfazioni, le Finals, la Kings Cup e la Davis. Vi ricordate quando a settembre Sinner non giocò la Coppa Davis e fu massacrato da quasi tutti i media? Noi dicemmo che Sinner stava bene e che doveva allenarsi per diventare uno dei primi giocatori del mondo. La storia del tennis italiano è cambiata, lui è nettamente il giocatore più forte del mondo. Si sta avverando tutto quello che avevamo spiegato nei mesi precedenti". Così il presidente della Fitp, Angelo Binaghi, intervenuto nella puntata de 'La Politica nel Pallone' di Emilio Mancuso. "Quante Davis si possono vincere? E' limitativo misurarsi sul numero delle coppe Davis. Innanzitutto vogliamo vicere gli Internazionali d'Italia a maggio, sono 50 anni più o meno che non vinciamo. Poi credo ci si debba misurare su obiettivi più complessivi. Se oggi Bellucci vince torna tra i 100 e torniamo ad avere 10 giocatori tra i primi 100. Ieri Fognini e Nardi hanno vinto due Challenger. Dobbiamo crescere nel settore femminile. Non si può parlare solo di Coppa Davis in un calendario così intenso. Non si può sostenere questo ritmo e i ragazzi dovranno fare delle scelte", ha aggiunto. "Noi dirigenti meritiamo un 7 perché siamo stati fortunati, mentre Sinner è al di là di ogni valutazione. Non è possibile darla, è un fenomeno che oggi non è misurabile. A Berrettini un dieci e lode, l'anno scorso l'ha vinta anche lui. È stato il primo tifoso dei suoi compagni, li ha seguiti a malaga e li ha trascinati quest'anno a Malaga. Quest'anno è stato protagonista in campo, sei vittorie su sei ed era pronto anche a darci la settima. Musetti è il giocatore più giovane della formazione, la Davis è una brutta bestia, puo capotyare e farne tesoro. Ha fatto una stagione straordinaria, ricordiamo la medaglia di bronzo ai Giochi. Gli do un bell'otto, anzi nove. Bolelli e Vavassori hanno fatto un punto decisivo, sono una delle coppie di doppio più forti del mondo e meritano un 9 e mezzo. Volandri è stato ancora più fortunato di noi e prende un 8 e mezzo", ha sottolineato Binaghi. Poi una nota di merito per Jasmine Paolini: "La vera sorpresa di quest'anno è Jasmine Paolini. Nessuno avrebbe mai pensato che potesse raggiungere questi risultati e merita un dieci e lode".