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"Ho messo in campo tennis d'altissimo livello fin dal primo punto. Avevo un piano di gioco molto chiaro in testa e sapevo come metterlo in pratica. Era la prima volta che affrontavo Cobolli e credo che il lungo match che ha giocato ieri lo abbia un po' condizionato perché non è stato altrettanto preciso o reattivo. Sono stato anche molto solido dal fondo cercando sempre di dettare lo scambio e in definitiva sono stati due ottimi set. Adesso non vedo l'ora di affrontare Safiullin, un giocatore che sa far bene su questa superficie. Ci ho già giocato un paio di volte, so quanto sia bravo e quanto adori giocare rapido colpendo in anticipo. Dovrò farmi trovare davvero pronto". Lo ha detto in conferenza stampa Novak Djokovic dopo il successo ottenuto contro Flavio Cobolli nel terzo turno del Masters 1000 di Shanghai. "Sto bene. Il vantaggio di non giocare molti tornei è di essere più freschi. Non mi preoccupa giocare lunghi match consecutivamente, costi quel che costi - ha aggiunto il tennista serbo, infortunatosi al menisco lo scorso maggio durante il Roland Garros - Sto recuperando bene e due giorni di riposo aiutano a recuperare meglio anche se non è l'ideale una pausa così lunga quando il torneo è già in corso: questione di sensazioni che vai acquisendo quando impugni la racchetta".
Djokovic è tornato poi a parlare del suo futuro. "In Cina ci ho sempre tenuto a far bene e i risultati ottenuti nel corso della mia carriera lo testimoniano, sia qui che a Pechino. Ho un legame davvero profondo con questo paese e farò di tutto per tornarci il prossimo anno. So che voglio ancora continuare a giocare - ha concluso - Devo vedere a che punto della mia vita mi troverò allora, con il mio fisico e con tutto il resto ma il mio progetto è di andare avanti, come fatto gli anni scorsi, dando priorità ai grandi eventi e poi riuscire a venire anche in Cina per giocare almeno un torneo in virtù di tutta l'energia e l'amore che avverto qui".