"Contro Rune è stato un match un po' più ballerino rispetto al solito, tra medical timeout e tante pause. Ma Jannik ha dimostrato ancora una volta che nelle difficoltà riesce comunque a mantenere il controllo sulla partita e anche oggi ha portato a casa una grande vittoria. Ha gestito molto bene la situazione in campo, confermandosi un grande campione". Così Massimo Sartori, scopritore e primo allenatore in età adolescenziale di Jannik Sinner, ospite di Radio Anch'io Sport su Rai Radio 1, sulla vittoria di Sinner su Rune agli ottavi degli Australian Open. "Non può essere Sinner ad aver paura degli altri, anzi. Sinner deve andare avanti e fare il suo percorso - ha aggiunto - Come ha detto lui, deve trovare una condizione migliore e un livello più alto di tennis, sennò è difficile arrivare fino in fondo. Ma vincendo partite come quella contro Rune troverà sicurezza e sicuramente lo porterà ad avere un tennis migliore. C'è anche da dire che Jannik ha fatto un gran finale di stagione l'anno scorso che l'ha portato a dover recuperare un po' all'inizio di questa stagione. Bisogna dargli un po' il tempo per mettersi definitivamente in ordine". Sartori analizza poi il quarto di finale che vedrà di fronte Djokovic e Alcaraz: "Ho visto un Djokovic molto concentrato e attento a tutto quello che succede fuori dal campo - sottolinea - Alcaraz ha cambiato il movimento del servizio e l'approccio, parla in un'altra maniera, secondo me sta crescendo e sta trovando un po' d'ordine nella sua vita. Credo sia favorito Alcaraz, ma sapendo che Djokovic non vuole perdere mai sarà una bellissima partita". "Una semifinale Sinner-Sonego? Sarebbe una bellissima cosa. - prosegue - Sonego sta entrando in un filotto di partite buonissime, il suo livello di tennis sta crescendo". Poi sul possibile addio di Cahill a fine stagione dice: "Che Cahill potesse smettere di allenare l'aveva detto un po' di anni fa - conclude Sartori - Ha fatto un'ottima carriera da coach. In mezzo c'è sempre la questione doping e quella pesa tanto. Se per caso dovesse arrivare una notizia negativa, anche per gli allenatori diventa difficile gestire tutta la situazione".