Tomba: "Sinner? Da anni sognavo un numero uno italiano"

Con Jannik Sinner "ogni tanto ci sentiamo, in fondo lui è un ex sciatore. Ci voleva uno come lui, ho sognato anni fa che sarebbe arrivato qualcuno in grado di diventare il numero uno del mondo, ed ecco qua Jannik. In questo anno di Olimpiadi e Paralimpiadi, per lo sport italiano i suoi Slam sono qualcosa di inavvicinabile. Lui e io siamo divisi da epoche lontane e sport diversi. Lui ha lasciato lo sci perché non si può sbagliare, commettere un singolo errore, ma è come se ci fossimo scambiati i ruoli: io potevo fare il tennista, avevo il campo nel parco di casa, e lui lo sciatore". Così Alberto Tomba, intervistato da Repubblica. Dopo l'ultima vittoria azzurra in Coppa Davis, Tomba dice di aver pensato che "quella parte della Spagna porta fortuna, si atterra a Malaga per salire verso Sierra Nevada dove ho vinto due ori ai Mondiali '96". Sullo sci, Tomba parla di Marco Odermatt come del "più forte" degli "ultimi anni" fra gli italiani e di Marcel Hirscher, subito infortunatosi dopo uno stop di cinque anni. "Hirscher era il più forte di tutti prima di questo 'comeback' - afferma la leggenda dello sci azzurro - Il suo incidente capita, ma se torni devi fare una sola disciplina, non due". Quanto a Sofia Goggia "è veramente forte, dopo gli infortuni prende, riparte, rivince, ha un bel fisico. Ma abbiamo anche Federica Brignone e Marta Bassino, le donne sono quelle forti, mentre continuiamo ad aspettare un erede di Tomba e non è facile".