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Alex Schwazer: il punto della situazione

Un caso di grande interesse mediatico

20 Mar 2021 - 08:28

La vicenda legata alla seconda squalifica per doping, inflitta nell’agosto del 2016, al marciatore altoatesino Alex Schwazer ha sempre tenuto desta l’attenzione della stampa, sportiva e non, ma dopo che il 18 febbraio del mese scorso il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Bolzano ha disposto l’archiviazione delle accuse a suo carico per frode sportiva, si è scatenata una tempesta mediatica tendente ad evidenziare come l’atleta sia stato ingiustamente squalificato da un Tribunale Sportivo e come debba, assolutamente, essere riabilitato subito al fine di permettergli la partecipazione alle prossimi Olimpiadi del Giappone.

Abbiamo visto Schwazer ovunque in televisione, nelle ultime settimane e, addirittura, una famosa trasmissione di Italia 1, Le Iene, ha avviato una raccolta di firme da far poi pervenire alle massime autorità dello Stato, tra cui anche il Presidente del Consiglio Mario Draghi. Una levata di scudi praticamente unanime, da quasi tutta la stampa di ogni genere, cartacea e online, con tutti pronti a giurare sul fatto che il marciatore sia stato oggetto di un complotto ai suoi danni. Bisogna oltretutto dare conto del fatto che, sia il Presidente del CONI Giovanni Malagò che anche quello della FIDAL, la massima federazione italiana di atletica, Stefano Mei, si siano pronunciati sul fatto che l’ordinanza del GIP di Bolzano, Walter Pelino, debba in qualche modo mettere in discussione la condanna sportiva a carico dell’atleta. Ovviamente la parole del massimo rappresentante del CONI e della FIDAL sono improntate sulla massima prudenza ma sono da intendersi, in ogni caso, come un’apertura dello sport italiano verso una possibile riabilitazione sportiva nei confronti di Schwazer.

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