Un campione immenso per i suoi risultati ma anche amato da tutti per la sua spontaneità
A Zurigo, nella finale di Diamond League, Armand Duplantis scavalcando 6,06 ha vinto la sua venticinquesima gara a 6 metri o più.
Sergei Bubka, in questa speciale graduatoria riservata agli straordinari acrobati dell’atletica è a quota 44, Renaud Lavillenie è già dietro, 19. Lo svedese di Louisiana, che a novembre farà 22 anni, potrebbe battere lo zar di tutte le aste? Si, lo batterà ma l’unicità di Mondo, come tutti lo chiamano da tempo, risiede altrove: lui è amato universalmente.
Sommari flash back sulla stagione post Tokyo. A Parigi, stadio di Charlety (con bis e tris a Bruxelles e al Letzigrund) la confraternita ha messo in scena uno spettacolo commovente e corale.
Gli astisti, artisti che amano sporcarsi le mani, sono stati definiti acrobati, saltimbanchi, poeti, inseguitori del mito del volo, sperimentatori, summa delle qualità fisiche e morali dell’uomo (velocità, forza destrezza, coraggio), esperti nelle problematiche della spedizione del loro ingombrante bagaglio appresso. Un bel cocktail, un bel mosaico, un ricco caleidoscopio.
Tra di loro, così come tra i decathleti, da sempre si aggira e vive uno spirito di genuino cameratismo, un senso di appartenenza a un ordine cavalleresco, a un club di temerari, come quello dei primi piloti, a un gruppo di amici sinceri.