Nel classico meeting del Principato anche Tamberi, Sabbatini, Bruni e Folorunso
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Mattia Furlani, il miglior talento under 18 dell’atletica italiana, debutterà questa sera nel principale circuito di gare mondiali, la Diamond League, a Montecarlo nell’ambito della gara del salto in lungo dell’Herculis International Athletics Meeting. Mattia, che vive e si allena a Rieti da tanti anni, è nato a Marino in provincia di Roma il 7 febbraio 2005, da un ex saltatore in alto Marcello Furlani e da una ex velocista senegalese Khadidiatou Seck, e sino alla fine della scorsa stagione 2021 era considerato una grande promessa del salto in alto con anche delle ottime doti da velocista puro. All’inizio del 2022, però, quasi per gioco ha iniziato a dedicarsi anche al salto in lungo, senza una specifica preparazione, sfruttando solamente le sue doti naturali di velocista con dei piedi esplosivi, e ha subito realizzato in una gara al coperto ad Ancona la misura di 7.47, avvicinando di soli 5 centimetri il primato italiano under 18 del grande Andrew Howe.
Nella stagione all’aperto, infine, ha subito demolito il record del suo celebre concittadino con la misura di 7,87 e poi, ha superato per la prima volta la fatidica soglia degli otto metri con l’eccellente misura di 8,04 che gli ha regalato il titolo europeo under 18 a Gerusalemme, peraltro insieme a quello del salto in alto disciplina che in ogni caso gli piace molto e che non ha certo abbandonato. La settimana scorsa ha partecipato ai campionati del mondo nella categoria juniores, quella degli atleti più grandi di lui, conquistando due brillanti piazzamenti, settimo nel lungo e ottavo nell’alto, ma stasera ci sarà il suo grande debutto tra i mostri sacri dell’atletica e salterà sulla pedana insieme al campione olimpico e mondiale indoor, il greco Miltiadis Tentoglou, secondo a Eugene 2022, al cubano Maykel Massó, agli americani Steffin McCarter e Marcus Dendy, all’indiano Murali Sreeshankar, ma anche a un altro giovane talento mondiale quale il due volte campione del mondo under 20 nel lungo, il francese Erwan Konate.