Una decisione quasi inevitabile sulla base dell'ultima diagnosi e nell'ottica di non prendere ulteriori rischi
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Come è giusto che sia, essendo il campione olimpico dei 100 metri uomini, la più celebrata disciplina dell’atletica, Marcell Jacobs tiene ora quotidianamente banco in relazione alle sue condizioni fisiche che, come da noi prontamente evidenziato tre giorni fa dopo il breve comunicato emesso dal sito federale, sono ben peggiori rispetto a quelle ipotizzate a Eugene, anche durante la conferenza stampa indetta qualche giorno prima del suo ritorno in Italia, quando il velocista desenzanese era apparso estremamente fiducioso in merito al suo recupero molto veloce, e certo di potersi presentare agli Europei di Monaco per spaccare tutto facendo la miglior prestazione della sua carriera.
Le cose, in realtà, stanno in maniera ben diversa e gli esami a cui il velocista azzurro è stato sottoposto lunedì pomeriggio hanno evidenziato una lesione tra il primo e secondo grado del grande adduttore destro che, anche se viene definita in via riparativa, ma questa è una cosa scontata se non ci si corre più sopra e Marcell è infatti fermo dal 15 luglio, richiede tempi di guarigione che qualsiasi medico o fisioterapista al mondo indicherebbe in non meno di 20/25 giorni, salvo imprevisti.
I conti sono dunque facilmente fatti, con Jacobs che nella migliore delle ipotesi potrebbe tornare ad allenarsi in pista tra il 5 e il 10 agosto, ovviamente non subito ad alte intensità, per cui pensare che possa essere sui blocchi degli Europei il 15 o 16 agosto, non dovrebbe fare il primo turno, è assolutamente un’utopia, a meno che non si voglia prendere un ennesimo rischio fidando anche sul fatto che potrebbe bastare un crono intorno ai 10″10 per ottenere un podio, visto che gli unici teorici avversari su tali tempi dovrebbero essere i due britannici, Hughes e Prescod, già oro e argento a Berlino 2018.
La sensazione, almeno sino al primo pomeriggio di ieri era che, questa volta, si volesse muoversi con estrema prudenza perché, in fin dei conti, la stagione non finisce con gli Europei e recuperando nel migliore dei modi, Jacobs potrebbe poi disputare gli ultimi meeting di Diamond League dell’anno, dove ci sono buone possibilità che sia presente anche il campione del mondo Fred Kerley.
A conferma di quelle che sono le mie impressioni, anche le uniche dichiarazioni rilasciate per ora dal campione olimpico a un noto quotidiano sportivo dove ha detto, in sintesi, che gli infortuni fanno parte della vita di ogni atleta, che lui ne ha già avuti vari ma li ha sempre superati vincendo poi anche le Olimpiadi, e quindi che non mollerà finché non sarà in grado di correre come più gli piace fare.
Tradotto, conoscendo ormai abbastanza le sfumature del pensiero di Jacobs, vuol dire che non intende chiudere la stagione definitivamente, decisione che avrebbe peraltro una sua logica per evitare possibili guai peggiori che ne compromettano l’inizio della preparazione per il 2023, ma che vuole gareggiare solo quando potrà esprimere le sue reali potenzialità, cosa che certamente a Monaco di Baviera non sarebbe in grado di fare.