"Non vedo l'ora di vivere e raccontare il Nazioni, poi penserò solo a vincere con la Ducati"
Marco Melandri è pronto a ributtarsi nella mischia della Superbike, ma prima vivrà le grandi emozioni del Motocross della Nazioni a Maggiora. Il pilota di Ravenna farà infatti parte della squadra Mediaset che domenica trasmetterà in diretta su Italia 1 l'attesissima gara a squadre, tifando Antonio Cairoli e l'Italia. "Non vedo l'ora. Il Nazioni è un evento unico, bellissimo e sono davvero contento di esserci. Ero stato a Lommel nel 2012 ed è stata un'esperienza indimenticabile", ha detto a sportmediaset.it.
-Non ti piacerebbe partecipare, tu che sei un grande appassionato e praticante?
"Non nego che qualche volta ho sognato di essere un pilota di un paese meno importante motociclisticamente, magari come uno africano, e poter partecipare. Anche perché sarebbero stati obbligati ad accettare la nostra iscrizione... Farlo nella velocità? Sarebbe bello, ma credo che non sia possibile".
-Da tifoso, che possibilità ha l'Italia di salire sul podio?
"Sarà molto difficile, ma non impossibile. Tutte le squadre hanno dei punti deboli, forse solo la squadra degli Usa è equilibrata. Per quanto riguarda Tony, l'ho sentito, è carico, punta a vincere le sue manche. Poi conosco bene Bernardini che è molto veloce. Per Cervellin, invece, è la prima volta su una 450. Però si corre in casa e in queste occasioni tutti danno sempre qualcosa in più".
-Stai già studiando per un futuro da commentatore tv?
"Sono molto contento di poter fare questa esperienza. Spero di poter aiutare chi è a casa a vivere questo grande evento. Spesso ci riesce meglio chi non è dell'ambiente perché non dà per scontate alcune cose che gli addetti ai lavori specializzati sottovalutano. Però per adesso continuo a pensare a fare il pilota di velocità, ancor ape run po' almeno".
-Passando alla Superbike: Mondiale chiuso domenica scorsa?
"La prossima gara a Magny-Cours sarà altrettanto imprevedibile del Lausitzring, ma credo che Rea a questo punto sia a un passo dal titolo. Solo lui potrebbe perderlo, ma adesso cercherà di fare solo più punti possibili senza correre rischi".
-Come hai visto la tua Ducati in Germania?
"E' andata molto bene, Davies sabato ha fatto una grande gara su una pista non adatta a lui. Non vedo l'ora di fare chilometri e vedere quanto sarò distante da lui, che in questo momento è il pilotà più veloce della Ducati".
-Senti un po' di pressione per questo tuo rientro?
"C'è un po' di pressione sì, ma soprattutto motivazione, che è quella che ti fa rendere al massimo. Però ho tutto per dare il 100% e questa è la cosa più importante per ottenere il massimo possibile".
-Negli anni c'è chi ti ha criticato...
"Per fortuna leggo poco, soprattutto i commenti sui social. I fatti, però, dimostrano che chi è nell'ambiente conosce il mio valore e per questo la Ducati mi ha dato questa grande occasione. Sono passati tanti anni da quando ho iniziato a correre, da quando ho vinto il titolo della 250, e so che prima o poi arriverà il momento di smettere. Ma non era ancora questo".
-Che obiettivi ti poni per il 2017?
"Voglio correre per vincere come sempre, ma adesso non posso dire se lotterò per il titolo o meno. All'inizio dovrò riprendere il ritmo, il confronto spalla a spalla con gli altri piloti e non so quanto mi ci vorrà. Non sarà facile, ma già a ottobre avremo un paio di test e conto di arrivare preparato al via del campionato".