La tragedia di Hayden è ancora troppo fresca anche perché avvenuta a duecento metri dal circuito dedicato a Simoncelli
Ci si prepara per Misano, settimo round del Mondiale Superbike sul circuito dedicato a Marco Simoncelli, e la mente non può non andare a quel maledetto incrocio, che si trova a 200 metri in linea d’aria dalla curva numero 3 del tracciato. Sabato 17, giornata di gara 1, sarà un mese esatto dal tragico incidente che ci ha portato via Nicky Hayden, dolore ancora fresco, nostalgia che galoppa in vista di un appuntamento che sarebbe stato per lui una seconda gara di casa.
Il regolamento vorrebbe che il team Honda schierasse in pista un sostituto, ma a parte il fatto che uno come Kentucky Kid per tutto quello che rappresentava è insostituibile, delicatezza vorrebbe che proprio a Misano la sua moto restasse ferma al box. Ed è proprio quello che con tutta probabilità avverrà nel week-end che sarà un miscuglio di sentimenti tra festa dei motori e triste ricordo. Per rimettere in pista la Honda numero 69 ci sarà tempo, a Laguna Seca, magari con una wild card americana, per pensare poi a chi dovrà salire in sella per gli ultimi cinque round. Scelta difficile perché “pezzi pregiati” non sono al momento disponibili, perché sarebbe bene trovare un pilota buono non solo per il finale di stagione ma anche per il futuro, tenendo conto che serve qualcuno dotato di esperienza per poter contribuire allo sviluppo della CBR Fireblade, moto ancora molto acerba.