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Da Scarponi ad Hayden e LaMotta: il 2017 si è portato via tanti campioni

Il calcio piange, tra gli altri, Sarti, Bersellini, Kopa e Valdir Peres

30 Dic 2017 - 16:36

Il 2017 che si sta chiudendo si è portato via tanti campioni del mondo dello sport. Vecchie glorie del passato come i calciatori Kopa, Sarti e Pascutti o il pugile LaMotta, ma anche vite spezzate dal destino sotto forma di incidenti stradali, come Michele Scarponi e Nicky Hayden. Poi c'è la malattia che ci ha privato troppo presto della tennista Novotna, del pallanuonista De Crescenzo e dell'ex calciatore Salvatori.

La carriera di Ezio Pascutti è legata a doppio filo a quella del Bologna, dove ha giocato per tutta la sua carriera come ala dal 1955 al 1968 (296 presenze in serie A con 130 reti). Con i felsinei ha vinto lo storico scudetto del 1964 e una Mitropa Cup. Per moltissimo tempo il record di reti consecutive in campionato (10), infranto nel 1994 dall'attaccante della Fiorentina Batistuta.

Raymond Kopa è stato uno dei calciatori francesi più talentuosi di sempre. Dopo aver vinto quattro scudetti con lo Stade Reims, Kopa si trasferirà nel Real Madrid nel 1956 e con i merengues vinse due campionati e la bellezza di 3 Coppe dei Campioni. Era un'attaccante molto mobile, che a Madrid venne dirottato sull'ala destra per far spazio e Di Stefano. E' stato il primo calciatore francese a vincere il Pallone d'oro nel 1958.

John Surtees è passato alla storia per essere stato l'unico pilota ad aver vinto un titolo mondiale sia in Formula 1, sia nel Motomondiale. Nella sua gloriosa carriera il britannico conquistò sette allori tra le moto (tre nella classe 350 e quattro nella 500) dal 1958 al 1960 tutti con la MV Agusta e uno nella massima categoria dell'automobilismo nel 1964 con la Ferrari.

Michele Scarponi ci ha lasciati a causa di un incidente stradale mentre si allenava in bici alle porte di Filottrano, suo paese natale. Il ciclista nello scontro con un furgoncino è morto sul colpo, lasciando la moglie Anna e i piccoli Giacomo e Tommaso. Professionista dal 2002, grande scalatore, Scarponi ha vinto il Giro d'Italia 2011 dopo la squalifica di Alberto Contador.

Un mese dopo Scarponi, un altro incidente stradale si è portato via il campione di motociclismo Nicky Hayden. Il campione americano è morto dopo 5 giorni di agonia in seguito alle lesioni riportate alla testa e nella zona toracica dopo essere stato investito in bici da una macchina mentre si allenava nei dintorni di Riccione. Oltre 200 i gran premi disputati nel Motomondiale, con 3 vittorie e un titolo nella classe MotoGP strappato a Valentino Rossi nel 2006. Dal 2016 correva in Superbike.

Paolo De Crescenzo è stato uno dei più grandi allenatori della Pallanuoto italiana. 9 scudetti, 2 Coppe delle Coppe, 2 Coppe Italia, 2 Coppe dei Campioni e una Supercoppa Europea il suo incredibile palmares alla guida del Posillipo. Da pallanuotista ha, invece, vinto 4 scudetti e una Coppa dei Campioni. Se ne è andato stroncato da un male incurabile.

Giuliano Sarti è stato uno dei migliori portieri della storia del calcio, il numero 1 della Grande Inter di Helenio Herrera. Sarti, Burgnich, Facchetti, Bedin, Guarneri, Picchi, Jair, Mazzola, Domenghini, Suárez, Corso. Una formazione nominata e imparata da intere generazioni. La sua carriera è legata ai nerazzurri e alla sua amata Fiorentina, anche se ha chiuso con la maglia della Juventus. Tre scudetti, due Coppe dei Campioni, due Coppe Intercontinentali e una Coppa Italia il suo palmares da fare invidia.

A quasi 31 anni Cheik Tioté ha lasciato la sua vita su un campo da calcio, come altri (troppi) prima di lui. Il centrocampista ivoriano in forza ai cinesi del Beijing Enterprises si è accasciato sul campo d'allenamento per un arresto cardiaco e per lui non c'è stato più nulla da fare, nonostante la corsa all'ospedale.

Un infarto durante una festa di compleanno a Mogi Mirim si è portato via Valdir Peres, ex portiere e allenatore di calcio brasiliano, conosciuto soprattutto per essere stato l'estremo difensore del Brasile al Mondiale di Spagna 1982, vinto dagli Azzurri. Subì la tripletta di Paolo Rossi nella mitica sfida dello stadio Sarrià. Fu considerato uno dei maggiori responsabili dell'eliminazione da quel torneo della nazionale verdeoro, sulla carta una delle più forti di sempre.

Beffardo il destino nei confronti di Angel Nieto, 13 motomondiali vinti (tutti nelle classi più piccole, 50 e 125), secondo solo alle spalle del nostro Giacomo Agostini. A 70 anni l'ex pilota è rimasto vittima di un incidente stradale ad Ibiza mentre si trovava alla guida di un quad ed è morto qualche giorno dopo per un'edema cerebrale.

Eugenio Bersellini, soprannominato "il sergente di ferro" per i suoi duri metodi d'allenamento, raggiunse il suo apice da allenatore nell'Inter, conquistando uno scudetto nel 1980 e due Coppe Italia. Vinse la terza coppa con la Sampdoria nel 1985 e poi diventò campione di Libia nel 2002 con l'Al-Ittihad. In totale sono state 490 le panchine in Serie A (148 vittorie, 197 pareggi e 145 sconfitte).

Figlio di un emigrante siciliano, Jake LaMotta fu l'emblema del coraggio sul ring. La carriera da professionista durò 14 anni, durante i quali combatté 102 volte (un record di 83 vittorie, 30 delle quali per ko, quattro pareggi e 19 sconfitte). I suoi match con Ray Sugar Robinson sono passati alla storia del pugilato. La sua vita divenne un film 'Toro scatenato' di Martin Scorsese con l'indimenticabile interpretazione di Robert De Niro. A metterlo ko per sempre una polmonite.

A soli 49 anni un male incurabile si è portato via Stefano Salvatori. L'ex centrocampista di Fiorentina e Milan (con cui fu campione d'Europa nel 1989-90), viveva dal dicembre 2013 in Australia. La triste notizia venne comunicata dal club scozzese degli Hearts of Midlothian, dove Salvatori ha giocato dal 1996 al 1999 contribuendo ad una storica vittoria nella Coppa di Scozia nel 1998 in finale contro i Rangers.

Bronzo in discesa ai Mondiali di Schladming 2013, David Poisson ha perso la vita in allenamento sulla pista di Nakisha (Canada). Il 35enne discesista francese ha colpito un albero dopo aver superato le reti di sicurezza poste. I soccorsi sono stati immediati, ma i vari tentativi di rianimarlo sono stati vani.

A soli 49 anni, Jana Novotna ha perso il suo match contro il cancro. Ex numero uno del mondo in doppio e arrivata anche alla seconda posizione nella classifica di singolare, la tennista ceca nell'arco di 14 anni di carriera professionistica nel circuito maggiore ha vinto 24 titoli in singolare e 76 in doppio, col successo più importante a Wimbledon nel 1998. Nel suo palmares anche tre medaglie olimpiche e la Fed Cup conquistata con la Repubblica Ceca nel 1988.

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