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Covid-19, come la sport industry sta affrontando la Fase 2

MGP Sports ConsultinG organizza "Sport Leadership Vision", una serie di appuntamenti settimanali in rete con manager del settore

20 Mag 2020 - 19:24
 © ufficio-stampa

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L'emergenza Coronavirus ha travolto anche il mondo dello sport con importanti ripercussioni sul piano economico e organizzativo. E ora che l'Italia è entrata nella Fase 2, anche la sport industry si prepara a riprendere l'attività. Tutto in un contesto nuovo, che ha ridisegnato regole e necessità e con cui è necessario confrontarsi per trovare idee e soluzioni di business. Una nuova sfida da affrontare e su cui "MGP Sports Consulting" ha puntato subito i fari, organizzando "Sport Leadership Vision", una serie di appuntamenti settimanali online gratuiti ideati per confrontarsi con manager del settore sull'impatto del Covid-19 nel mondo dello sport. 

Dopo Francesco Calvo, Chief Operwting Officier della AS Roma, ospite del secondo webinar è stato Luca Pancalli, Presidente del Comitato Paralimpico Italiano. In 30 minuti di intervista a cura di Matteo Pastore, Founder & CEO dell’agenzia, sono stati molti i punti affrontati in relazione alla situazione dello sport in Italia e alle misure e strategie da adottare per la ripartenza della sport industry. “Noi tutti abbiamo vissuto con grande apprensione un momento di vita non soltanto del paese ma a livello mondiale: sono convinto che sopita la fase di emergenza, perdurerà una fase di criticità - ha spiegato Pancalli -. Metaforicamente come il paziente uscito dalla rianimazione, dalla terapia intensiva, ha bisogno di cure e di un lungo processo di riabilitazione, così come anche il paziente sport, inteso come comparto sportivo, ha necessità di grandi attenzioni e sostegno nel periodo di riabilitazione".

“La mia più grande preoccupazione riguarda il fatto che in questa fase di ripresa assistiamo a tante regioni che nell’esercizio delle loro autonomie stanno giustamente deliberando ulteriori aiuti al mondo dello sport - ha aggiunto il Presidente del CIP -. Però ci sono regioni più virtuose e altre meno, e c’è il rischio che in questo processo di riabilitazione ci possa essere una ripresa a due velocità, cosa che dovrebbe essere all’attenzione del sistema di Governo.”

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