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Guerra in Ucraina, le conseguenze sul mondo dello sport

Il conflitto esploso con l'intervento russo e le reazioni dei protagonisti dello sport

09 Mar 2022 - 18:53

L'intervento militare della Russia in Ucraina ha conseguenze anche nel mondo dello sport: dalle manifestazioni in territorio russo sospese o annullate alle reazioni degli sportivi, gli aggiornamenti in tempo reale sulla guerra che spaventa l'Europa e tutto il mondo.

ATALANTA, A ZINGONIA BANDIERA CON MALINOVSKYI E MIRANCHUK
Una bandiera con il giocatore ucraino e quello russo che si stringono la mano, sullo sfondo dei rispettivi colori nazionali, l'azzurro e il giallo vicino al bianco, blu e rosso, per dire di no alla guerra. Fuori dal Centro Sportivo Bortolotti di Zingonia, sede dell'Atalanta, in occasione della rifinitura alla vigilia dell'ottavo di finale di andata di Europa League contro il Bayer Leverkusen e' comparso un drappo raffigurante un disegno di Ruslan Malinovskyi e Aleksey Miranchuk insieme. Piu' in la', sull'inferriata prima dell'ingresso, anche la bandiera della pace.

F1, MAZEPIN NELLA BLACK LIST UE
Il pilota di Formula 1 Nikita Mazepin e' nella nuova lista di personalita' che l'Ue sottoporra' a misure restrittive, come il congelamento dei beni e il divieto di ingresso nell'Unione, in seguito all'invasione russa dell'Ucraina. Mazepin e' stato di recente licenziato dalla scuderia americana Haas, per cui correva. Finisce nella black list Ue in quanto figlio dell'oligarca e magnate dei fertilizzanti Dmitry Mazepin, "coinvolto in settori economici che forniscono una sostanziale fonte di reddito al governo della Federazione Russa, responsabile dell'annessione della Crimea e della destabilizzazione dell'Ucraina".

ATALANTA, DE ROON: "PROVIAMO AD AIUTARE MALINOVSKYI"
"Malinovskyi sta soffrendo: noi gli chiediamo come va e proviamo ad aiutarlo, ma non possiamo nemmeno immaginare come si senta". Marten de Roon, alla vigilia dell'ottavo di andata di Europa League contro il Bayer Leverkusen, torna sul compagno di squadra ucraino: "Ruslan ha ancora tutta la famiglia laggiù, da dove arrivano aggiornamenti sempre peggiori. In spogliatoio se ne parla, ovviamente. Quel che possiamo fare e facciamo è portare generi di prima necessità alla moglie Roksana che organizza spedizioni per aiutare la popolazione", precisa il centrocampista. 

MALAGO': "SPORT ITALIANO STA FACENDO IL MASSIMO"
"Il corso della storia sta prendendo una piega per cui è prevedibile che qualche nazione non ci sarà alla prossima Olimpiade. Lo sport italiano sta facendo il massimo possibile per supportare il popolo ucraino. Stiamo svuotando i magazzini e stiamo mandando i nostri cimeli d'annata per dare alla popolazione abbigliamento, giacche a vento e materiale. Sono in contatto con Bubka. Apprezzo le iniziative delle singole federazioni e da parte nostra stiamo dando supporto per ospitare atleti e atlete nei nostri centri". Lo ha dichiarato il presidente del Coni, Giovanni Malagò nella conferenza stampa che si è tenuta a San Siro dopo la Giunta Nazionale in mattinata all'Allianz Tower di Milano.

NAZIONALE SINCRO UCRAINA: IN ARRIVO ULTIME ATLETE
"Per fortuna la rete di contatti che avevamo predisposto è riuscita a guidare le ragazze del syncro che stanno bene, provate ma bene. Adesso le stiamo accompagnando a Budapest per riposarsi, nella notte è previsto l'arrivo a Roma". Dopo un lunghissimo viaggio che ha tagliato tutta l'Ucraina, dalla bombardata Charkiv sino al confine di Beregsurány, anche Marta Fiedina (pluricampionessa con gli esercizi di squadra, nonché regina d'Europea nel singolo, bronzo olimpico e mondiale nel duo), Sofiia Matsiievska (17 anni), Valeriia Shylo, la head coach Svitlana Saidova, il tecnico Yevheniia Lykhman e la team manager Victoriia Stolyarenko sono finalmente in terra ungherese. "Siamo felici di potere annunciare che nella notte anche l'ultimo gruppo della nazionale ucraina di nuoto sincronizzato raggiungerà il centro federale di Ostia per ricongiungersi alle compagne di squadra - racconta Paolo Barelli, presidente della Federnuoto e capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati - Il viaggio da Charkiv è stato molto impegnativo e a tratti abbiamo temuto il peggio perché abbiamo perso tracce per ore che sembravano giorni". Domani alle 11:00, al centro federale di Ostia, è in programma un allenamento congiunto della nazionale ucraina e degli atleti italiani Linda Cerruti, Costanza Ferro, Lucrezia Ruggiero e Giorgio Minisini, guidati dal direttore tecnico Patrizia Giallombardo e dalla collega Olesia Zaitseva. Così, in una nota, la Federnuoto.

FONSECA E LA FUGA DA KIEV: "UN INCUBO"
"Un incubo. Era il 24 febbraio e dovevo partire alle 10 per il Portogallo con la famiglia, quando alle 4.30 abbiamo sentito cadere le prime bombe. Ci siamo spaventati. Il mio amico Srna (dirigente dello Shakhtar) mi ha invitato ad andare all’hotel Opera, dove c’era la squadra. Ci siamo rifugiati in un bunker. C’era De Zerbi, c’erano i brasiliani con le famiglie. I bambini dormivano per terra nei sacchi a pelo. Avevamo paura. Poi la mia ambasciata ha organizzato un mini-van e in tre famiglie siamo partiti verso la Moldavia. È stato un viaggio terribile. Trenta ore senza fermarsi mai, incolonnati a volte a 5 km/h, con gli aerei che ci passavano sulla testa, i posti di blocco, mentre la gente intorno non trovava né carburante né cibo. Solo quando sono arrivato al confine con la Romania ho cominciato a rilassarmi, ma si fa per dire. Mia moglie piange in continuazione, perché abbiamo amici e parenti in tutta l’Ucraina. Ora, tramite la mia federazione, sono diventato ambasciatore per la pace e ci adoperiamo per trovare alloggio, lavoro e scuola ai profughi. Una piccola parte, naturalmente, dei due milioni di quelli che stanno fuggendo". Paulo Fonseca ha raccontato così a La Gazzetta dello Sport la sua fuga dalla guerra. 

L'EX BOMBER REBROV: "VADO IN GUERRA"
Serhij Rebrov è pronto ad andare in guerra. L'ex attaccante ucraino, compagno di Shevchenko alla Dinamo Kiev e in nazionale, oggi allena l'Al-Ain negli Emirati Arabi Uniti, ma assicura di essere pronto a imbracciare le armi contro la Russia: "Ho parlato con giornalisti di tutto il mondo - dice a independent.ie - voglio che tutti sappiano cosa sta succedendo. Ora non riesco a pensare al calcio: dobbiamo tutti pensare a proteggere il nostro Paese. Io sono orgoglioso delle persone, dei soldati che stanno combattendo. Ho un lavoro qui, ma non appena finirà la stagione tornerò a casa, dalla mia gente. Lotterò, prenderò una pistola in mano. E sopravvivremo: non vedo possibile alcun compromesso con Putin".

KICKBOXING: MUORE CAMPIONE UCRAINO SOTTO I BOMBARDAMENTI
Yevhen Zvonok, 22enne campione ucraino di kickboxing, è morto a causa dei bombardamenti sulla città di Chernigov. Zvonok, medaglia d’argento ai Mondiali, si era arruolato nell’esercito ucraino per difendere il suo Paese, ma il 3 marzo è stato colto di sorpresa da uno dei bombardamenti russi. Il suo corpo è stato ritrovato solo ieri tra le macerie di una scuola.

PLAYOFF MONDIALI: SCOZIA-UCRAINA RINVIATA A GIUGNO
La partita tra Scozia e Ucraina per le qualificazioni ai Mondiali in Qatar, inizialmente prevista per il 24 marzo 2022, sarà posticipata a giugno e, di conseguenza, anche la partita tra le vincitrici di Scozia-Ucraina e Galles-Austria sarà posticipata nello stesso periodo. Lo ha deciso la Fifa dopo che la Federcalcio ucraina aveva chiesto che le sue partite di playoff fossero riprogrammate a causa dell'impossibilità di organizzare sia il viaggio che l'allenamento di una squadra nelle circostanze attuali. Dopo aver consultato la Uefa e le quattro federazioni affiliate al Girone A degli spareggi di qualificazione europea ai Mondiali, è stato deciso all'unanimità, in spirito di solidarietà, di accettare questa richiesta. È stato poi concordato - fa sapere la Fifa - che la partita tra Galles e Austria rimarrà programmata il 24 marzo 2022, per la necessità di limitare l'interruzione alle partite ufficiali già programmate per la 'finestra' di giugno in quello che è un calendario già congestionato. 

PREMIER LEAGUE, STOP ALLE PARTITE IN TV IN RUSSIA
La Premier League ha sospeso oggi l'accordo con il suo partner di trasmissione russo a seguito dell'invasione dell'Ucraina. "La Premier League e i suoi club oggi hanno concordato all'unanimità di sospendere il nostro accordo con il partner televisivo russo Rambler (Okko Sport) con effetto immediato e di donare 1 milione di sterline (1,3 milioni di dollari) per sostenere il popolo ucraino", si legge in una nota.

F1, LA FERRARI DONA UN MILIONE DI EURO PER L'UCRAINA
Ferrari dona un milione di euro in solidarietà dei cittadini ucraini. I fondi sono destinati alla Regione Emilia-Romagna che, in collaborazione con Croce Rossa e UNHCR, li impiegherà per dei progetti umanitari internazionali a sostegno dell’Ucraina e per l’accoglienza dei profughi presso il proprio territorio. Inoltre, saranno devoluti aiuti all’Associazione Chernobyl di Maranello, Fiorano, Formigine - ONLUS per sopperire alle esigenze degli ucraini che verranno ospitati nell’area vicina alla sede della Società. Inoltre, vista la situazione in atto, la Ferrari ha deciso di sospendere la produzione di veicoli per il mercato russo fino a nuovo avviso. Continuiamo a monitorare da vicino la situazione nel rispetto di tutte le regole, regolamenti e sanzioni. “Ferrari è vicina alla popolazione ucraina in questo terribile momento storico” – ha dichiarato Benedetto Vigna, CEO di Ferrari – “Mentre speriamo in un rapido ritorno al dialogo e in una soluzione pacifica, non possiamo rimanere inermi di fronte alle sofferenze dei civili colpiti. A loro vanno i nostri pensieri e la nostra solidarietà. Siamo pronti a fare la nostra piccola parte a fianco di quelle istituzioni che portano un sollievo concreto al dramma umanitario”.

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