Il conflitto esploso con l'intervento russo e le reazioni dei protagonisti dello sport
L'intervento militare della Russia in Ucraina ha conseguenze anche nel mondo dello sport: dalle manifestazioni in territorio russo sospese o annullate alle reazioni degli sportivi, gli aggiornamenti in tempo reale sulla guerra che spaventa l'Europa e tutto il mondo.
FIPAV: "ITALIA NON SI CANDIDERÀ PER MONDIALI TOLTI ALLA RUSSIA"
"Nella giornata di oggi si e' tenuta presso la sede di via Vitorchiano una riunione tra i vertici Fipav, il direttore generale della FIVB Fabio Azevedo e il vice presidente senior della CEV Renato Arena. Il tema principale dell'incontro e' stata la definizione di alcuni aspetti organizzativi della Final 8 Maschile della Volleyball Nations League 2022. L'Italia ha confermato la sua candidatura, proponendo Bologna come sede della fase finale del torneo internazionale. Il presidente Manfredi ha poi comunicato che l'Italia non presentera' alcuna candidatura ufficiale in merito al Campionato Mondiale maschile 2022, che come noto non si svolgera' piu' in Russia". E' quanto si legge in una nota della Federvolley. "Il numero uno federale, pero', ha tenuto a precisare che la Fipav restera' a comunque a disposizione della Federazione Mondiale, affinche' l'evento possa essere organizzato nel migliore dei modi - si legge ancora - La riunione ha confermato ancora una volta gli ottimi rapporti tra le parti, come dimostrano i numerosi eventi che l'Italia ospitera' nei prossimi anni".
CICLISMO, DAGNONI: "SPIRITO SPORTIVO DEVE UNIRE"
"Un'operazione umanitaria in sintonia con quello che e' lo spirito sportivo, lo spirito olimpico che deve unire: le guerre sono lontane dalla nostra ideologia." E' quanto ha affermato all'aeroporto di Fiumicino il Presidente della federazione ciclistica italiana, Cordiano Dagnoni, tra le personalita' giunte ad accogliere le squadre nazionali di ciclismo dell'Ucraina Juniores e Under 23 maschili e femminili. "Questi giovani si trovavano in Turchia, dove erano rimasti bloccati - ha spiegato Dagnoni - Per fortuna ora sono finalmente riusciti a raggiungere l'Italia, grazie all'impegno e alla solidarieta' della regione Abruzzo, la citta' dell'Aquila in particolare che si e' resa disponibile, insieme con la Federazione ciclistica italiana. Direi che e' un esempio che andrebbe seguito da tanti altri".
TAEKWONDO, CITO: "ACCOGLIAMO CHI HA BISOGNO"
In Ucraina "molte persone, soprattutto donne e bambini, hanno dovuto abbandonare la loro terra. Una situazione che non puo' lasciarci indifferenti". Inizia cosi' l'appello che il presidente della Federazione italiana di Taekwondo, Angelo Cito, rivolge tramite il sito ai propri tesserati. "Ci aspettiamo che nei prossimi giorni molte persone provenienti dalle aeree di guerra arriveranno nel nostro paese e, tra questi, ci saranno sicuramente praticanti di Taekwondo - prosegue Cito - Il mio invito e' quello di aprire le nostre societa' sportive, accoglierli e farli allenare insieme ai nostri atleti. L'impegno della Federazione, preso con provvedimento urgente, e' quello di non far pagare loro nessun costo. Pertanto dovra' essere comunicato, agli uffici federali competenti, il documento e il nominativo di chi ospiterete in palestra".
ATLETI UCRAINI A FIUMICINO: "MOMENTO DRAMMATICO, GRAZIE ITALIA"
Vestiti con le tute giallo-azzurro della Nazionale Ucraina, i volti particolarmente stanchi e tristi: cosi' sono apparsi all'aeroporto di Fiumicino alcuni degli atleti ucraini arrivati dalla Turchia, rimasti bloccati dopo l'invasione del loro Paese. Ognuno di loro con una storia drammatica da raccontare. "Diciamo grazie all'Italia. Siamo vivendo un momento davvero molto difficile - ha raccontato ai cronisti presenti nello scalo romano Valeriya Kononenko, una delle atlete delle squadre nazionali di ciclismo dell'Ucraina Juniores Under 23 maschili e femminili - I miei genitori sono a Donetsk, dove in questo momento la situazione e' molto critica; sono riuscita a sentire mia madre e mia sorella, ma tre giorni fa; perche' i collegamenti sono quasi nulli. Per ora so che sono vivi - ha spiegato parlando con gli occhi lucidi - e questa e' la cosa piu' importante. Siamo molto scioccati, non sappiamo come agire, cosa fare - ha concluso la giovane - che futuro ci aspetta, se e quando potremo rivedere i nostri famigliari". "Ringrazio tanto l'Italia, l'Abruzzo, la Federazione ciclistica italiana che ci hanno permesso questo - ha detto a sua volta Denis Khotulov, un altro atleta del gruppo visibilmente emozionato - Peraltro ho gia' gareggiato in questo Paese e conosco la gente, e' aperta e solidale; ci daranno un grande aiuto, ne sono piu' che certo". Drammatico il racconto di Sergiy Grechyn, che insieme con i suoi famigliari vive in un paese che e' stato da poco bombardato. "Dalle ultime informazioni che ho - ha raccontato - so che i miei famigliari stanno vivendo praticamente sotto terra, nascosti. Spero che riescano a sopravvivere e di rivederli presto".
CAGLIARI E SPEZIA PER I BAMBINI DELL'UCRAINA
Nella prossima giornata di campionato si giochera' una partita speciale: Spezia-Cagliari, in programma domenica 12 marzo. Le due Societa' della Serie A hanno infatti deciso di sostenere la popolazione ucraina supportando Save the Children - l'Organizzazione internazionale che da oltre 100 anni lotta per salvare la vita delle bambine e dei bambini e garantire loro un futuro - per aiutare concretamente i bambini che in questo momento stanno subendo le pesanti conseguenze del conflitto. Lo Spezia Calcio, per dare il suo contributo in questo momento cosi' drammatico e cruciale per la sopravvivenza di tanti bambini, ha deciso di devolvere a Save the Children il 50% del ricavato proveniente dalla vendita dei biglietti di questo turno di Campionato. Inoltre, data la capienza degli stadi ridotta al 75%, la societa' aquilotta ha deciso di mettere in vendita simbolicamente il restante 25% dei biglietti. Questi tagliandi virtuali non permetteranno l'ingresso allo stadio, ma saranno un modo per tutti, tifosi e non, di fare una donazione a favore di Save the Children. Il Cagliari Calcio ha accolto l'iniziativa dello Spezia e, condividendone appieno motivazioni e obiettivi, ha deciso di donare a Save the Children il corrispettivo dell'intero settore ospiti dello stadio "A. Picco" della Spezia. Un modo non scontato e concreto che le due Societa' hanno scelto per mandare un messaggio comune al mondo del calcio e far sentire alla popolazione ucraina la vicinanza non solo delle Societa' ma simbolicamente anche di entrambi gli schieramenti dei tifosi.
ANCHE 64 ATLETE AFGHANE ARRIVERANNO A L'AQUILA
Un gruppo di 64 cicliste afghani raggiungera' l'Abruzzo nelle prossime settimane. L'annuncio arriva dall'assessore allo Sport, Guido Liris, contestualmente all'arrivo a Fiumicino le squadre nazionali di ciclismo dell'Ucraina Juniores e Under 23 maschili e femminili - un gruppo di 24 persone, tra atleti e accompagnatori. "Quella di oggi - ha detto - e' soltanto una prova generale di solidarieta'. Ci sara' poi una manifestazione piu' corposa da parte dell'Abruzzo. Avremo la capacita' di accogliere atlete cicliste afghane. Verranno da noi, certamente con un occhio agli eventi bellici della propria terra ma con tanta voglia di guardare avanti".
CONTE: "SITUAZIONE NON FACILE PER IL CHELSEA, SPERO NELLA PACE IN UCRAINA"
"Sinceramente è un peccato, anche perché sono stato allenatore al Chelsea, ho trascorso due stagioni, vinto due titoli. È un peccato sentire di questa situazione, non è semplice per i giocatori, non è semplice per Tuchel, per i tifosi, per l'intero ambiente". Così Antonio Conte, allenatore del Tottenham, ha commentato la notizia del 'commissariamento' da parte del governo britannico dei Blues, dopo il congelamento dei beni di Roman Abramovich. "Spero nel meglio per questo club, amo ogni squadra dove sono stato", ha aggiunto nella conferenza stampa di presentazione della sfida con il Manchester United. "In generale spero che questa situazione tra Russia e Ucraina finisca, e che si trovi la pace, perché è troppo importante. E poi, altre situazioni che derivano da questo conflitto", ha spiegato.
PRIMO ALLENAMENTO A OSTIA PER LE UCRAINE DEL SINCRO
Erano trascorse due settimane dall'ultimo allenamento in Ucraina. Al Polo Acquatico Frecciarossa di Ostia, che è diventato la loro casa, l'allenamento della ripresa e dello sguardo finalmente rivolto alle prossime competizioni. Le ragazze della Nazionale ucraina di sincro erano arrivate martedì mattina in pullman dopo tremila chilometri di paura e speranza. Le ultime sei di loro, tre atlete e tre tecnici, sono attese per questa notte al centro federale. Una giornata per ambientarsi e prendere confidenza con la nuova realtà e subito in acqua insieme a Giorgio Minisini, Lucrezia Ruggiero, Costanza Ferro e Linda Cerruti che hanno desiderato abbracciarle e testimoniare la loro solidarietà fin dall'arrivo in Italia. Per il primo allenamento hanno voluto offrire un cameo di ringraziamento: un esercizio combinato preparato in meno di 24 ore dal titolo 'Italy supports Ukraine'. "Ciascuno ha portato i propri esercizi e le proprie musiche che abbiamo assemblato - spiega il direttore tecnico della Nazionale azzurra Patrizia Giallombardo - e mi sembra che il risultato sia stato ottimo. Nella parte finale abbiamo scelto di lasciare al centro i nostri atleti con le altre in cerchio come se fosse un grande abbraccio. Un combo cosi' sarebbe da podio mondiale".
TENNIS, MEDVEDEV: "VOGLIO LA PACE E POTER GIOCARE"
Il russo Daniil Medvedev ha detto di volere "la pace in tutto il mondo", mercoledì a Indian Wells, dove giocherà da numero 1 del tennis mondiale. "Il mio messaggio e' sempre lo stesso, voglio la pace nel mondo intero", ha dichiarato, in conferenza stampa, il finalista degli Australian Open, privato della bandiera russa accanto al suo nome. Le autorità del tennis hanno infatti deciso che i giocatori russi e bielorussi non potranno giocare sotto il nome o la bandiera del proprio Paese a seguito dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. "Voglio giocare a tennis, giocare in diversi Paesi, voglio promuovere il mio sport", ha commentato il giocatore 26enne.
CESSIONE DEL CHELSEA SOSPESA DOPO LE SANZIONI AD ABRAMOVICH
Il processo di cessione del Chelsea è temporaneamente sospeso a seguito delle annunciate sanzioni economiche imposte a Roman Abramovich, proprietario della squadra londinese, i cui asset nel Regno Unito, compreso appunto il club di Premier League, sono stati congelati dal governo britannico. Settimana scorsa era stato lo stesso Abramovich ad annunciare - forse nel timore che si verificasse una situazione simile - la messa in vendita del club, campione del mondo e d'Europa in carica.