Approccio multitecnologico della multinazionale Bosch
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Oltre un terzo delle emissioni di CO2 nell’ambiente deriva dagli edifici. In Italia, in particolare, gli edifici residenziali rappresentano una quota importante del consumo energetico totale: impiegano più del 25% dell’energia primaria e sono responsabili di circa il 20% delle emissioni di CO2 in atmosfera, oltre ad essere i principali utilizzatori di gas con circa 30 miliardi di metri cubi (il 40% del totale del gas utilizzato dal nostro Paese). Il percorso verso la sostenibilità ambientale non è, però, dettato unicamente dai processi di elettrificazione, ma anche dall’utilizzo di gas verdi, come l’idrogeno, che contribuirebbero al raggiungimento più rapido dell’obiettivo Net Zero previsto dal Green Deal Europeo. Del resto, da una indagine commissionata dalla divisione Termotecnica di Bosch Italia a Hokuto (network specializzato in ricerche statistiche basate su machine learning e intelligenza artificiale) su un campione di 1.000 persone, è emerso l’interesse da parte dei consumatori a soluzioni che ricorrono a un maggior utilizzo di energie rinnovabili rispetto ai combustibili fossili (53% degli intervistati).
Tale risultato indica come, piuttosto che un miglioramento delle tecnologie esistenti, per i consumatori sia necessario un cambio di paradigma relativamente alle fonti energetiche impiegate nella produzione. A questo proposito, sempre secondo l’indagine, tra coloro che hanno in programma un intervento sul proprio impianto di riscaldamento nei prossimi 6 mesi, si registra ampia disponibilità a considerare fonti energetiche alternative, anche se poco conosciute e oggi non ancora disponibili, come, per esempio, l’utilizzo di idrogeno verde (65,5%). Non esiste quindi una unica soluzione percorribile per rendere più sostenibili i nostri impianti, soprattutto in Italia dove si contano 31 milioni di abitazioni, il 90% delle quali costruite prima del 2000. La strategia di Bosch è quella di offrire un approccio multi-tecnologico: dalle pompe di calore, alle caldaie condensazione, fino alle caldaie predisposte per alimentazione a idrogeno, che rappresenteranno in futuro un'alternativa sostenibile per gli impianti esistenti.