Una band adatta a chi reputa gli smartwatch troppo impegnativi: qualche mancanza ma soprattutto tanta concretezza
di Stefano Fiore© mi.com
Il prezzo non è mai tutto quando si parla di oggetti tecnologici ma non si può iniziare a parlare di Redmi Smart Band 2 senza considerare che Xiaomi chiede 34,99 euro per un device indossabile a cui non manca quasi niente, nella sua semplicità. È evidente che non ci si possano aspettare notifiche dettagliate, pagamenti con NFC, app di terze parti installabili o ascoltare musica ma è anche ciò che un utente che si avvicina a una smart band giudica non essere di suo interesse: eppure, all'interno di un display TFT da 1.47" (niente luminosità automatica, come prevedibile), si ritroverà oltre 30 modalità di allenamento, il monitoraggio di battito cardiaco/stress/sonno/ossigeno nel sangue, l'impermeabilità fino a 5 atmosfere e una reale settimana di autonomia. Niente male, davvero.
Essendo utente abituale di smartwatch, è stato interessante provare per una decina di giorni abbondante questa Redmi Smart Band 2: sono sempre incuriosito dalla forza di questo tipo di device, meno ingombranti sul polso (solo 9,9mm di spessore per 15g di peso), più economici e soprattutto con un'autonomia che non ti costringa a ricaricare ogni giorno. Alla fine il format non mi ha sedotto sino a decidere di abbandonare lo smartwatch ma non è per demerito del device, è solo una mia inclinazione personale più sbilanciata verso notifiche più dettagliate (e la possibilità di fare/rispondere alle telefonate). Se invece l'esigenza è quella di conoscere l'arrivo di una notifica, registrare i propri allenamenti non professionali e monitorare la salute nei parametri fondamentali, allora la proposta Redmi non può non essere presa in considerazione.
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Niente tasti fisici, sul display ci si muove a swype per accedere a notifiche, widget e applicazioni. Nelle notifiche, dicevamo, si vede il testo (niente emoticon, e ovviamente foto) e, con messaggi lunghi in alcune applicazioni, il testo viene tagliato. Per quanto riguarda i widget ci sono quelli fondamentali con sveglia, statistiche di salute, gestione del lettore musicale dello smartphone a cui è abbinata la band e allenamenti, il meteo. Le applicazioni aggiuntive ci consentono di avviare timer e cronometro, trovare il telefono (che inizierà a suonare, quando lo si perde di vista e si è nel range del bluetooth) e avviare la fotocamera (ma nel mio caso, con uno smartphone di marca diversa da Xiaomi, non ha funzionato). Tutto è personalizzabile tramite l'app Mi Fitness, anche i vari display che - pur essendo oltre 100 in totale - vanno cambiati di volta in volta visto che la Smart Band 2 ne tiene al massimo tre contemporaneamente, di cui due preinstallati e quindi non disinstallabili.
Bene tutta la parte fitness-salute, con una buona quantità di dati ottenibili dalle oltre 30 modalità selezionabili, dalle classiche camminate fino a opzioni meno frequenti come ping pong o hockey su ghiaccio (il GPS non c'è). Il battito cardiaco è monitorato 24h, con notifiche in caso di picco minimo-massimo, mentre stress e ossigeno del sangue sono misurazioni a richiesta. Ho trovato poco comoda la funzione sonno, che non parte in automatico: va settata manualmente e in forma programmata. Sarebbe stato meglio un widget o un'app per avviarla quando si sceglie di andare a dormire perché non sempre si va a letto alla stessa ora.
L'autonomia dichiarata è di 14 giorni con utilizzo normale e di 6 giorni con utilizzo intensivo, dove per intensivo si intende tenendo attivo il monitoraggio automatico della frequenza cardiaca, quello avanzato del sonno e allenamenti quotidiani o quasi. Io rientro nel secondo caso - anche se colpevolmente con meno allenamenti di quelli che dovrei... - e infatti la batteria mi si è scaricata dopo una settimana. Davvero ottimo. Per quanto riguarda le pecche: andrebbe sistemata qualche traduzione (come il nome del giorno della settimana mostrato sul display), alcune notifiche lunghe non possono essere visualizzate sino in fondo, la scala della luminosità potrebbe abbassarsi un filo (l'ho sempre tenuto a zero per non creare l'effetto "faro" durante la notte, eppure durante il giorno riuscivo a leggere il display in quasi ogni situazione). Cose di secondaria importanza, a maggior ragione considerando il costo.
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