E' arrivato su Nintendo Switch il nuovo capitolo di una delle serie esclusive più insolite e uniche: ecco la nostra recensione
di Alberto Gasparri© ufficio-stampa
Vi piace sparare, ma i giochi violenti vi spaventano? I colori sono la vostra passione e non avete paura di sporcarvi? C'è un gioco, anzi una serie, che fa per voi e risponde al nome di Splatoon. Il titolo creato da Nintendo è arrivato al terzo capitolo, il secondo in esclusiva per Switch dopo quello sbarcato sulla console ibrida di Kyoto ormai cinque anni fa. Si tratta di una sorta di "sparatutto-strategico" in salsa cartoon, davvero unico nel suo genere per merito di una meccanica molto particolare che vede i partecipanti sfidarsi a squadre, non con l’obiettivo di eliminare i membri del team avversario, bensì di ricoprire il più possibile le ambientazioni con l’inchiostro del proprio colore.
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Ci si sfida nei panni di creature antropomorfe chiamate Inkling e Octoling a colpi d'inchiostro nella città di Splatville e nell’arida Splattonia. Sono previste diverse modalità, tra cui la principale e più amata è quella chiamata Mischie Mollusche: emozionanti battaglie online 4 contro 4 con scenari nuovi e altri già noti, dove le squadre si sfidano a chi ricopre più mappa con il proprio inchiostro. In Splatoon 3 sono poi previste pure una campagna per giocatore singolo e una nuova versione della modalità cooperativa Salmon Run. Nella prima, i giocatori aiuteranno il personaggio Numero 3 a combattere gli Octariani per svelare i segreti di Alterna e della melma pelosa. Chi si tufferà nella seconda, invece, sarà chiamato a "splattare" in compagnia e sconfiggere ondate di pericolosi Gran Salmonoidi.
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Come detto, in questo gioco d'azione competitivo ci si spara, pardon, ci si splatta, con dei getti di colore e non con dei proiettili. Perché lo scopo principale non è quello di far fuori gli avversari, ma soprattutto di dipingere le mappe con il colore della propria squadra, conquistandole e riconquistandole se perse. E a vincere è chi copre più aree, non chi "uccide" più nemici. Per farlo vi potrete anche trasformare in un piccolo calamaro, capace di nuotare nell'inchiostro e risalire rapidamente le aree colorate, ma anche in grado di ricaricare le armi con cui andare all'attacco.
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Questo Splatoon 3 conserva il fascino di un gioco colorato e allegro, irrispettoso, ma anche moderno e innovativo come lo è stato fin dalla sua nascita nel 2015 su Wii U. Nessuna rivoluzione rispetto al 2017, con le uniche vere novità che riguardano l'equipaggiamento e una modalità storia rinnovata. Di sicuro abbiamo molto apprezzato questa possibilità di giocare in singolo con sfide diverse e l'occasione di provare quasi tutte le armi presenti, prima di sbloccarle in multiplayer. Per certi versi si può considerare una sorta di tutorial visto che l'introduzione riservata ai neofiti è rappresentata unicamente da un anziano saggio che cerca di spiegarvi come procedere.
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La sfida consiste nel ripulire diverse isole dalla melma che le ricopre e che è in grado di uccidervi. L'unico modo per farla sparire è quello di potenziare il vostro cannone con le uova di salmone, che si trovano accedendo ai diversi livelli, rivelati con lo sparire della melma. Liberata la zona, si passa all'isola successiva dopo aver sconfitto il boss finale fino a liberare l'intero mondo. Dalla vostra avrete comunque l'aiuto del Pescegalletto Salmonello, che potrà fare il lavoro sporco (distruggere casse, attaccare nemici e azionare meccanismi), lanciandolo qua e là.
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Certo, il multiplayer resta la parte predominante di questo Splatoon 3 e la regina è ancora la modalità Mischia Mollusca. Sono previste partite amichevoli e classificate, con mappe e modalità che si alternano di ora in ora in modo da avere esperienze sempre diverse. Sfidarsi gli uni contro gli altri rappresenta sempre il massimo del divertimento, accresciuto da nuove abilità e combinazioni di potenziamenti, tutti da gustarsi e scoprire di volta in volta. Se volete fare squadra con altri amici, invece, dovrete cimentarvi nella Salmon Run, con fino a quattro giocatori in contemporanea, che si uniscono nella stessa squadra per uccidere i Salmonoids e i boss, raccogliere uova e metterle al sicuro in una cesta. Quanto agli Splatfest, si tratta di giorni speciali durante cui ci si divide in squadre per contrapposizioni (ad esempio maionese contro ketchup) e ci si scatena anche grazie alla possibilità di far partecipare una terza squadra. Caos e spasso di gruppo sono garantiti.
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Dal punto di vista tecnico, Splatoon 3 ha fatto dei passi avanti soprattutto negli effetti e nelle animazioni. Splatville e le 12 mappe presenti sono state ben disegnate, tutte realizzate in modo colorato e un po' bizzarro, nel puro stile della serie. I ritmi frenetici non spaventano la fluidità dell'azione e una nota di merito va alle musiche, davvero superlative. Inoltre, abbiamo apprezzato alcune nuove funzioni, come quella di poter salvare e selezionare diversi kit di equipaggiamento oppure di poter trasferire dal capitolo precedente il proprio salvataggio senza dover ricominciare da zero. Insomma un lavoro di affinamento, che non ha stravolto lo spirito del gioco, accontentando sia i vecchi fan, sia chi si approccia per la prima volta. L'unica cosa garantita, per tutti, sono ore e ore di divertimento in ogni momento e situazione. Senza bisogno di usare la violenza.