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Atp Finals, Gaudenzi: "Torino promossa a pieni voti, un sogno battere il calcio in tv"

Il presidente dell'Atp: "Un sogno battere il calcio in tv"

14 Nov 2024 - 14:36

Andrea Gaudenzi promuove Torino: "Siamo contentissimi dell'esperienza delle Atp Finals a Torino, è andata sopra le aspettative - le parole del presidente dell'Atp -. Provenendo da Londra c'era un po' di tensione. A Torino siamo arrivati con il Covid (nel 2021, ndr), problematiche fuori e dentro il palazzetto. Adesso è diventato tutto stupendo. Al di là del calore del pubblico a sorprendermi è stata l'integrazione con la città. Ti sembra di vivere il tennis un po' ovunque, è una cosa che è piaciuta tantissimo. Torino ha dato non solo quello che doveva dare, ma anche di più. Un Atp 500 a Torino? Onestamente è la prima volta che lo sento".

Si è poi parlato del prossimo quinquennio, che scatterà nel 2026 e la cui sede verrà annunciata domenica: "Le linee guida sono tante, dalla ricerca di un mercato con un alto interesse per il tennis e un'ottima atmosfera fino al tema geografico, visto che il torneo si svolge dopo quello di Bercy. Poi c'è l'aspetto economico, il mercato. Sono tante le variabili. L'obiettivo è un prodotto di successo come è stato in questi anni a Torino".

Il discorso si è poi spostato sulla rivalità televisiva col calcio: "Sono il primo fan del tennis, sono sempre stato un po' invidioso del calcio che ci ha sovrastato, ma adesso Sinnter sta tirando su il tennis. Se stasera il tennis batte il calcio in termini di audience io sono la persona più contenta del mondo. Sarebbe la prima volta, credo. Sarebbe stupendo, un sogno. Sono cresciuto nell'epoca in cui quando aprivi i giornali dovevi andare alla 38esima pagina per trovare un trafiletto sul tennis e io mi arrabbiavo. Ovviamente non avevamo Jannik all'epoca. Stiamo crescendo, quest'anno abbiamo fatto un record di audience sia televisivo sia di biglietteria, gli Slam hanno numeri da record, però dobbiamo sempre ambire ad andare meglio".

Infine una battuta sulla possibilità di disputare un Master 1000 in Arabia Saudita: "Se si troverà un accordo, il torneo non si svolgerà comunque prima del 2028. Loro vogliono investire nel tennis, abbiamo ascoltato le loro opinioni, noi vogliamo costruire ponti e non muri. Rispetto a qualche anno fa è cambiato tanto, hanno fatto grandi progressi e vedo in loro la volontà di cambiare. Tra di noi c'è un ottimo rapporto, stiamo discutendo, e c'è anche un tema di infrastruttura da realizzare".

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