Il tedesco si impone 6-7, 6-4, 6-3 sull’azzurro che sembrava avere il match in mano a metà gara
Nella finale del Mutua Madrid Open Berrettini cede in tre set a Zverev, bravo a rimettersi in carreggiata dopo aver ceduto a inizio match al tie break. Il tabellone parla di un 6-7, 6-4, 6-3, ma l’azzurro disputa una grande partita almeno per tutta la prima metà, paga caro una palla break e poi subisce psicologicamente e fisicamente gli ultimi scambi in favore del 24enne di Amburgo, vincente con merito nella capitale spagnola.
Con onore, ma sconfitto. Berrettini comincia bene, ma alla lunga cala e perde la finale del Mutua Madrid Open in tre set (6-7, 6-4, 6-3) in favore di Zverev, bravo a rialzarsi dopo un inizio in sofferenza. In uno scenario indoor per il tetto chiuso per la pioggia, la partita sembra subito molto impegnativa come è giusto che sia con un Masters 1000 in palio. Il tedesco è un osso duro e flirta immediatamente con una palla break, scongiurata dall’azzurro in un infinito gioco da quasi dieci minuti. Poi nessuno perde il turno di battuta fino al settimo game, quando il 26enne di Roma riesce a soffiarlo all’avversario con un paio di scelte vincenti per il 4-3. Tre errori di dritto del tennista italiano rendono però vano lo sforzo, perché il numero 5 del tabellone si vendica sùbito con il contro-break del pareggio. Zverev riprende quindi fiducia e torna a pressare Berrettini, che riesce però a portare il primo set al tie break: l’azzurro lo comincia alla grande, incappa in un paio di errori e poi se lo aggiudica 10-8.
Anche dopo la pausa le palle break latitano, ma il romano non concede nemmeno un punto nei primi tre turni di battuta e riesce invece a infastidire il finalista tedesco ad armi invertite. In realtà il settimo gioco è a rischio scherzetto, con Berrettini bravo però ad annullare una palla break e a dare continuità ai servizi vincenti. La stessa sfida si pone anche al nono game, ma questa volta un doppio fallo dell’azzurro premia Zverev, avanti 5-4 a servire per il pareggio dei set: bersaglio centrato, tutto si gioca all’ultimo atto.
La tensione chiaramente sale, mentre scende ulteriormente la temperatura rispetto alle precedenti giornate madrilene: solita simmetria in avvio con una palla break annullata da Zverev a Berrettini, ma proprio sulla scia di quella giocata è il tedesco a prendersi il break con una striscia positiva di sette punti a uno. È quindi 3-2 per il 24enne di Amburgo che va a servizio sul campo “Manolo Santana”, si prende il gioco successivo e subisce un turno di battuta a zero per il 4-3. Lo stesso trattamento viene però riservato all’azzurro che va così in affanno, annulla una match ball e poi "ritaglia" il campo con diverse palle fuori di un nulla: vince Zverev, con merito se si analizza la partita nel complesso. Rimane l'amaro in bocca a Berrettini per come sembrava indirizzata questa finale a metà secondo set: rimane comunque un torneo di Madrid da ricordare.