La bielorussa non sbaglia, nonostante qualche passo falso di troppo: 7-6, 6-4 alla statunitense, che l'aveva battuta negli Us Open. Difenderà il titolo contro la cinese, che elimina Yastremska
© Getty Images
Le semifinali al femminile degli Australian Open ci regalano quella che era la finale annunciata, dopo i verdetti dei quarti di finale. Nella parte alta del tabellone la spunta la cinese Zheng Qinwen (12), unica testa di serie superstite, che interrompe il sogno di Yastremska (6-4, 6-4). Nella parte bassa, invece, Aryna Sabalenka (2) vince la finale anticipata contro Coco Gauff (4): 7-6, 6-4 il punteggio. Entrambi i match si chiudono in 1h42'.
Le semifinali degli Australian Open al femminile non regalano sorprese di sorta, consegnandoci la finale attesa: Aryna Sabalenka (2) difenderà il titolo conquistato l'anno scorso contro Zheng Qinwen (12), unica testa di serie rimasta nella parte alta del tabellone. La bielorussa soffre lo stile di gioco di Coco Gauff, testa di serie numero 4 del seeding, ma prosegue nel suo percorso netto, che non l'ha ancora vista perdere un set: 7-6, 6-4 il punteggio. Sabalenka inizia con un game a zero al servizio, poi approfitta delle difficoltà della rivale per piazzare il primo break e volare sul 2-0. Gauff sbaglia troppo al servizio e colleziona doppi falli, mentre nei primi sette game del primo set Sabalenka serve al 95% di prime. Questo dato è un fattore nella sfida, che vede la statunitense portarsi sul 2-2 e poi affondare sul 5-2. Sabalenka sembra sul punto di chiudere il primo set in meno di venticinque minuti, invece si perde completamente e inizia ad inanellare errori dovuti alla tensione e al nervosismo: Gauff risale fino al 5-5, annullando un match point, va in vantaggio e viene raggiunta sancendo il tie-break. Qui non c'è storia, con Sabalenka che chiude sul 7-2. Nel secondo parziale Gauff ritrova le sue certezze al servizio e resiste fino al 4-4, prima di cedere alla maggior potenza ed efficacia della rivale. Sabalenka la chiude così in due set: 7-6, 6-4 in 1h42' di gioco. E il suo cammino è da record: meno di 7h in campo nei sei match disputati.
Impiega a sua volta 1h42' di gioco l'altra finalista, la cinese Zheng Qinwen (12), per eliminare la rivelazione del torneo: l'ucraina Dayana Yastremska, partita dalle qualificazioni ed arrivata in semifinale eliminando tre teste di serie (Vondrousova, Navarro e Azarenka), cede con un doppio 6-4. Qui il servizio pende dalla parte dell'ucraina, che parte sul 2-0, ma forza troppo: due doppi falli la condannano a farsi raggiungere da Zheng, che la supera nel settimo game con una maggior precisione nei colpi. Yastremska osa troppo col suo gioco, patisce la stanchezza dei tanti turni e chiama un medical time-out sul 4-3 per dei problemi ai muscoli della zona addominale: Zheng può così chiudere a zero il game seguente e vincere il primo set sul 6-4, sfruttando a suo vantaggio le difficoltà della rivale. Nel secondo set, la testa di serie numero 12 perde qualche certezza al servizio e non osa nei colpi, tenendo a lungo in gioco la rivale. Yastremska sembra aver superato il problema fisico e resiste fino al 5-4, prima di commettere due errori che portano Zheng a servire per il match: qui arriva l'ace che chiude i giochi con un doppio 6-4. Prima finale in uno Slam per la cinese, che entra nella top-10 del ranking Wta, mentre Yastremska si consola arrivando nella top-30.