Il numero 10 al mondo stende il ceco Machac 6-3, 6-2, 4-6, 6-3. Il ligure ha la meglio in cinque interminabili set contro il siciliano, pazzesca rimonta subita dal torinese contro Lopez
Matteo Berrettini si conferma anche nel secondo turno degli Australian Open 2021: 6-3, 6-2, 4-6, 6-3 contro il ceco Tomas Machac. Fabio Fognini si aggiudica il derby azzurro contro Salvatore Caruso dopo cinque esaltanti set: 4-6, 6-2, 2-6, 6-3, 7-6(12) il punteggio finale. Esce invece di scena in maniera davvero sorprendente Lorenzo Sonego, sconfitto in rimonta dallo spagnolo Feliciano Lopez con il risultato di 5-7, 3-6, 6-3, 7-5, 6-4.
Ci vogliono ben 3 ore e 47 minuti perché Fabio Fognini riesca a battere il connazionale Salvatore Caruso e approdare al terzo turno degli Australian Open 2021. Il tennista ligure si aggiudica un combattuto derby con il punteggio di 4-6, 6-2, 2-6, 6-3, 7-6(12); in un finale di match thrilling dove succede di tutto. Dopo un primo set molto equilibrato e vinto da Caruso per 6-4, Fognini reagisce e disputa un brillante secondo set, portandolo comodamente a casa per 6-2. Due i break messi a segno dal sanremese, il quale annulla le uniche palle break nel quinto game. Nella terza frazione, però, tutto cambia nuovamente e a salire in cattedra è il siracusano, il quale si dimostra molto solido e senza paura di scambiare. Fognini accusa un po’ il colpo e si disunisce, cedendo il parziale per 6-2. L’incertezza e l’equilibrio continuano a regnare e nel quarto set ad avere la meglio è Fognini: il numero 17 del mondo punisce l’avversario alla prima e unica sbavatura e ottiene abbastanza agevolmente il set per 6-3. Nel quinto parziale Caruso cade male e chiede un medical timeout per un dolore alla caviglia sinistra. Fortunatamente, dopo lo spavento iniziale, torna in campo e il match può riprendere. I due azzurri danno vita a un quinto set clamoroso che risolve al super tie-break: il nativo di Avola va avanti sul 5-1, ma dopo tanti match point e opportunità per entrambi, a spuntarla è Fognini con il punteggio di 14-12.
Missione compiuta da parte di Matteo Berrettini in quel di Melbourne. Il tennista romano rispetta nuovamente il pronostico battendo in 4 set il giovane talento ceco Tomas Machac con il risultato di 6-3, 6-2, 4-6, 6-3. Pur con tanti errori e con poca precisione con l’amato dritto, il romano è chirurgico nelle palle break, al contrario di un Machac davvero impreciso. Prova comunque di grande maturità da parte del nostro portacolori. Berrettini parte con la solita grinta e spregiudicatezza, risultando aggressivo e prendendo più volte in controtempo un avversario che mai aveva affrontato prima. I primi due parziali vanno via piuttosto agevolmente per l’azzurro; poi, il numero 10 al mondo inciampa nel terzo set in un solo passaggio a vuoto della sua partita, lasciandosi beffare dall’avversario. Machac riesce a ottenere in qualche modo il break che riapre, almeno momentaneamente, la sfida. Nonostante però il parziale ceduto per 6-4, Berrettini si rimette subito in carreggiata e riparte come se nulla fosse successo e chiude la contesa con il secondo break del quarto set. Conquistato così il pass per i sedicesimi di finale degli Australian Open, dove se la vedrà con il russo Karen Khachanov, numero 20 del mondo e 19esima testa di serie, che ha battuto il lituano Ricardas Berankis 6-2, 6-4, 6-4. Contro di lui Berrettini ha vinto tutti e tre i precedenti.
Dopo aver impressionato al primo turno contro Sam Querrey, Lorenzo Sonego incappa in una brutta sconfitta, cedendo quasi inspiegabilmente contro il 39enne Feliciano Lopez, in un match che per lunghi tratti è sembrato assolutamente alla portata. E così il punteggio finale (5-7, 3-6, 6-3, 7-5, 6-4) parla di una vittoria in cinque set per il numero 65 del mondo assolutamente inaspettata. Anche perché l’andamento della partita vede Sonego partire molto bene: il servizio funziona alla grande, il dritto in spinta anche e in un’ora e venti il 25enne torinese vola già sul 2-0 (7-5, 6-3). L’azzurro sempre pienamente in controllo. Tuttavia, alla fine del terzo set, arriva l’imprevista svolta. Dopo aver sfiorato il break, come spesso succede, Sonego lo subisce: va sotto 5-3 e cede 6-3. In un attimo cambia completamente l’inerzia del match. La risposta dell’italiano non funziona più e il servizio entra in affanno; Feliciano individua il modo di fargli male e Lorenzo non riesce più a trovare la via d’uscita. Sia nel quarto sia nel quinto set a Lopez basta controllare senza alcun problema i propri turni di servizio e procurarsi due palle break per frazione, entrambe puntualmente trasformate. Cocente delusione per Sonego, che già pregustava la rivincita contro Andrey Rublev dopo la finale persa al torneo Atp 500 di Vienna.