Lo riferiscono i media britannici: l'ex campione di tennis è stato condannato per bancarotta fraudolenta
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L'ex campione di tennis Boris Becker, tre volte campione a Wimbledon, è stato rilasciato dal carcere di Huntercombe, nell'Oxfordshire in Gran Bretagna, in cui si trovava da oltre otto mesi per bancarotta fraudolenta e sarà estradato in Germania: lo riportano i media britannici. Becker scontava una condanna che prevedeva la detenzione per un periodo minimo di 15 mesi, ma ha beneficiato di uno schema fast-track, che prevede l'estradizione nel Paese d'origine se determinate condizioni vengono soddisfatte.
Becker era stato condannato a due anni e mezzo di prigione (con un minimo di 15 mesi da scontare) per bancarotta fraudolenta, essendo stato giudicato colpevole dalla Southwark Crown Court l'8 aprile di quattro dei 24 reati a lui contestati nel processo per fallimento dichiarato nel 2017 e relativo a un debito insoluto di circa 60 milioni di euro contratto con l'istituto bancario Arbuthnot Latham.
Ai sensi dell'Insolvency Act, l'ex tennista tedesco avrebbe dovuto divulgare, in maniera dettagliata, tutte le attività e i beni del suo patrimonio, che viceversa - secondo l'accusa - sono stati, almeno in parte, occultati "in maniera disonesta". Medaglie, premi, trofei - tra cui la coppa vinta a Wimbledon nel 1985 e quelle degli Australian Open 1991 e 1996 - nascosti al fisco, al pari di diverse proprietà immobiliari e attività imprenditoriali tra Londra e la Germania, e circa 1,3 milioni di euro in asset. Un tesoretto milionario sottratto all'erario per evitare che venisse conteggiato dal curatore fallimentare, utilizzandoli viceversa a copertura parziale dei creditori.