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Berrettini: "Mai mollato, sono orgoglioso". Volandri: "Volevamo entrare nella storia, non era scontato"
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Dopo aver vinto la terza Coppa Davis della storia azzurra, la seconda di fila, gli azzurri di capitan Volandri si godono il trionfo che chiude un anno da incorniciare per il tennis tricolore. "Oggi è stata molto dura perché c'era tanta pressione - ha spiegato Jannik Sinner -. Abbiamo dato tutti il 100%". "E' una bellissima emozione aver finito l'anno così - ha aggiunto -. Ci tenevo tanto, altrimenti non sarei venuto". "Sono molto felice di aver vinto questo trofeo da condividere col popolo italiano - ha aggiunto -. Con Matteo in squadra è molto diverso, ma anche Musetti, Vavassori e Bolelli han dato il loro contributo".
"Tutto lo staff ha fatto un ottimo lavoro. Cerco sempre di trovare il modo giusto per battere gli avversari - ha aggiunto Jannik -. C'è tanto lavoro dietro, nulla è mai scontato". "Questa Coppa ha sempre un sapore speciale, vuol dire tanto per noi avere rivinto questo trofeo - ha proseguito -. Qui volevo starci, volevo difendere questo titolo e ci siamo riusciti dando più del 100%, perché non c'è mai nulla di scontato". "Il 2024 è stato incredibile per me? Tutto molto bello, ma ci sono delle cose che potevo fare meglio - ha concluso Jannik -. E' stato un anno con tante emozioni, ma anche con tante difficoltà, ora vediamo il 2025".
BERRETTINI: "MOLTO ORGOGLIOSO, NON HO MAI MOLLATO"
Dopo il trionfo vissuto da protagonista, anche Matteo Berrettini è felice. "E' stata una Coppa volutissima e con tante vicissitudini fuori e dentro dal campo - ha spiegato l'azzurro -. Volevo solo tornare a rappresentare l'Italia e sono molto orgoglioso". "Jannik è stato di parola? Gli devo molto, non solo in campo - ha continuato -. Mi ispiro a quello che sta facendo e alla sua voglia di migliorarsi continuamente". "Tra qualche anno capiremo quello che sta facendo Sinner - ha proseguito Berrettini -. L'ho ringraziato perché è venuto qui dopo un anno lungo e pieno di successi". "Spero di restare in questa condizione - ha aggiunto -. La carriera di un tennista è imprevedibile, ma mi sto impegnando molto e ho ritrovato la gioia di giocare. Farlo per l'Italia poi è un vero piacere". "E' stata una vittoria sofferta, voluta, desiderata tanto. Grazie a tutti i miei compagni, sento un'emozione grandissima - ha proseguito -. La Coppa è pesante in tutti i sensi. Ogni partita l'abbiamo vissuta intensamente, con l'Australia è stata una sfida durissima ma siamo un gruppo forte". "Sono superfelice, è uno dei miei successi più belli, lo dedico alla mia famiglia e a me stesso: ho fatto scelte difficili e non ho mai mollato", ha continuato. Poi una battuta sul momento magico del tennis italiano. "E' un mix di fattori - ha spiegato il romano -. Siamo dei ragazzi che si impegnano e ci tengono. Ci sono poi delle generazioni di campioni e ci stiamo aiutando tra di noi". "C'è Jannik che trascina tutto, ma anche le ragazze han fatto una grande stagione", ha concluso.
VOLANDRI: "NULLA ERA SCONTATO"
Grande soddisfazione dopo aver alzato la terza Coppa Davis della storia italiana l'ha mostrata anche capitan Volandri. "Sapevo che non c'era nulla di scontato, ma questi ragazzi sono riusciti a rendere questa vittoria quasi scontata - ha spiegato il tecnico azzurro -. L'anno scorso ci eravamo detti che volevamo entrare nella storia e ci siamo riusciti subito". "Berrettini non poteva giocare l'anno scorso e avevamo fatto un patto per rivincerla con lui - ha aggiunto -. Il lavoro di tutti è stato utile, anche quelli di Arnaldi e Cobolli". "L'idea di schierare Sinner-Berrettini in doppio? Sono due giocatori con le spalle larghe e hanno fatto benissimo", ha proseguito Volandri. Poi sul futuro di Sinner in Coppa Davis: "Se l'anno prossimo decidesse di non venire dopo le due vittorie sarebbe comprensibile. Averlo avuto qui è stato un onore. Intanto ci godiamo il successo, poi vedremo".