Il tennista serbo sempre più nella bufera per l'organizzazione dell'Adria Tour e i casi di positività
Non si placa la bufera su Novak Djokovic, dopo l'organizzazione dell'Adria Tour che ha scatenato un focolaio di coronavirus. Dopo le polemiche, ora arrivano anche le minacce di morte. Su un edificio di una via di Spalato, in Croazia, è comparso l'inquietante messaggio, scritto con uno spray blu: "E' nostro desiderio che tu muoia per questo (Covid). Saluti da Spalato. Muori, Dio. Muori, Djokovic". Le autorità locali hanno immediatamente cancellato la scritta e la polizia ha aperto un'indagine.
Sono giorni davvero difficili per il tennista numero 1 al mondo. Criticato da colleghi e media, insultato sui social e ora anche minacciato di morte. L'Adria Tour, la serie di tornei organizzati nei Balcani a scopo benefico, è nato con i migliori propositi ma si è presto trasformato in un autentico focolaio per via della mancanza delle minime garanzie sanitarie di sicurezza contro il coronavirus, come mascherine e distanziamento sociale.
LA SCRITTA A SPALATO