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Doping, presidente della Wada: "Casi Sinner e Swiatek non sono paragonabili"

Witold Banka: "Sostanze e circostanze diverse, richiamiamo l'attenzione sulle responsabilità dell'atleta"

07 Feb 2025 - 13:14
 © Getty Images

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"Si tratta di due casi completamente diversi che non possono essere confrontati. Sia le sostanze (Clostebol e Trimetazidina) sia le circostanze sono diverse. Abbiamo preso entrambe le decisioni dopo aver chiesto il parere di un esperto esterno. La procedura da parte della Wada è stata la stessa di qualsiasi altro caso disciplinare". Così il presidente dell'Agenzia mondiale antidoping (Wada) Witold Banka parlando al sito polacco 'Rz' ha commentato i casi che riguardano Jannik Sinner e Iga Swiatek, entrambi risultati positivi all'uso di sostanze proibite.

Nei confronti di Swiatek la Wada non ha presentato alcun ricorso al Tas, cosa che è invece avvenuta per Sinner. E a proposito della situazione dell'azzurro, Banka ha poi rincarato la dose. "Non posso entrare nei dettagli perché siamo parte in causa - ha spiegato -. Non mettiamo in dubbio che Sinner non abbia assunto deliberatamente sostanze dopanti, ma richiamiamo l'attenzione sulla responsabilità dell'atleta per le azioni dei suoi collaboratori".

"Un atleta professionista è responsabile anche delle azioni del suo staff e questa è la quintessenza dell'antidoping", ha ribadito il numero 1 della Wada che ancora nel confrontare i due casi ha dichiarato che "una traccia di trimetazidina in un medicinale contenente melatonina, come nel caso di Swiatek, è una cosa, mentre lo steroide contenuto nell'unguento utilizzato dal suo più stretto collaboratore è qualcosa di completamente diverso". "L'unica cosa che accomuna questi casi è il fatto che stiamo parlando di due dei migliori tennisti del mondo", ha concluso Banka.

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