© afp
© afp
Dopo l'ultima partita in carriera in Laver Cup, in molti si chiedono cosa farà l'ex numero 1 al mondo
© afp
© afp
Roger Federer ha detto addio al mondo del tennis venerdì sera con la sconfitta in doppio insieme all'amico-rivale Rafa Nadal alla Laver Cup. Si chiude, così, una straordinaria parentesi della sua vita e ora a 41 anni l'ex numero 1 è pronto a dedicarsi ad altro dopo aver guadagnato in carriera un miliardo di dollari. Il suo futuro, però, è ancora avvolto nel mistero: "Mi piacerebbe continuare a fare partite di esibizione e so che ho ancora la possibilità di riempire gli stadi - ha detto qualche giorno fa -. Non ci devono essere sempre 52.000 spettatori come a Cape Town. Non avrei mai pensato di dirlo, ma sei mesi fa, all'improvviso, ho pensato: 'Commentare il tennis un giorno, chissà? Anche se ho sempre detto che non l'avrei mai fatto. Ma commentare alcune partite di Wimbledon sarebbe fantastico".
Sul tavolo dello svizzero ci sono, però, anche altre opzioni. Nel 2013, insieme al suo agente Tony Godsick, Federer ha creato l'agenzia Teams8, una società di management sportivo con sede in Ohio e un ufficio anche a New York che cura l’immagine di diversi giocatori al top delle classifiche mondiali. L'alternativa, diciamo più esotica, è uno sbarco nel mondo del padel.
© afp
© afp
Nel 2017 l'amico e allenatore Ivan Ljubicic aveva confessato: "Roger è interessato padel ma non ha abbastanza tempo da dedicargli. Forse il giorno in cui si ritirerà dal tennis, potremmo provare a farlo avvicinare al padel". E ora che quel giorno è arrivato, il sito specializzato francese Padel Magazine ha provato a individuare i motivi per i quali Federer sarebbe uno splendido giocatore di padel, nonché un potenziale ambasciatore di primissimo piano. In primo luogo l'ex fuoriclasse elvetico è sempre stato un atleta eccezionale. In secondo luogo, ha sempre amato il gusto della competizione, la libidine delle vittorie e quella sana adrenalina che solo lo sport di altissimo livello riesce a dare. Inoltre un giocatore professionista di padel può rimanere competitivo ai massimi livelli più a lungo rispetto a un tennista. Passando ai fattori extra-campo, la Wilson (suo storico sponsor di racchetta) potrebbe spingerlo in questa direzione e per ultimo un suo futuro nel padel potrebbe diventare molto importante anche per lo sviluppo di questo sport in Svizzera, dove non è ancora esploso. Tra i tanti dubbi, c'è una certezza: Federer mancherà a questo sport e le lacrime che gli sono scese ieri sul volto sono quelle di milioni di appassionati che amano questo sport soprattutto grazie a lui.