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IL TALENTO

Federico Cinà sulle orme di Sinner e Musetti: chi è l'astro nascente del tennis azzurro

Figlio di ex tennisti, a 8 anni era nel box di Roberta Vinci nella storica partita contro Serena Williams: oggi stupisce sui campi di Miami

20 Mar 2025 - 11:53
 © italyphotopress

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Il tennis italiano potrebbe aver scoperto un nuovo tesoro. Federico Cinà tra 10 giorni compirà 18 anni, ma ha già vinto la sua prima partita in un Master1000, a Miami, contro il numero 67 del mondo, Francisco Comesana. Nella storia del tennis italiano, soltanto un giocatore ha registrato la sua prima vittoria in un 1000 da più giovane: Jannik Sinner a Roma nel 2019. Basterebbe questo dato per scomodare il termine predestinato, ma ci sono anche altri elementi nella storia, seppur ancora breve, del siciliano che suggeriscono un destino segnato. Nel 2015, a soli 8 anni, Federico ha assistito di persona a uno dei momenti indelebili nella storia dello sport italiano: era nel box di Roberta Vinci nella storica semifinale dello Us Open in cui la tarantina fermò la corsa di Serena Williams, eroina di casa, verso il Grande Slam. Il motivo? Papà Francesco era l'allenatore di Roberta. 

RACCHETTA NELLA CULLA

Federico dunque, figlio di una ex giocatrice, mamma Susanna, e di un ex giocatore e allenatore di tennis, non può che crescere con la racchetta in mano. Inizia a giocare a 3 anni, ma anche da più piccolo con provava a colpire oggetti con pentole e bottiglie. E la precocità è un tratto distintivo che Cinà Jr ha sempre dimostrato: oltre alla vittoria a Miami, è l'unico tennista italiano insieme a Sinner e Musetti ad aver raggiunto la finale di un Challenger prima dei 18 anni. L'occasione è stata a Creta, dove il palermitano si è arreso al bulgaro Dimitar Kuzmanov. Una sconfitta amara che, tuttavia, ha riservato un retrogusto dolce: proprio grazie al buon torneo in Grecia "Pallino", il soprannome datogli dalla sorella che accompagna Federico da ormai tutta la vita, ha conquistato la wild card che gli ha permesso di esprimersi su un palcoscenico d'eccezione come quello del Master1000 di Miami. E nel primo turno con Comesana, Cinà ha messo in mostra tutto il meglio del suo repertorio: un rovescio con cui può fare ciò che vuole e una testa da campione. Non era facile avere il braccio fermo nei due tie break decisivi all'esordio in un 1000: Federico non ha tremato. Caratteristiche, guarda caso, simili a quelle del suo idolo, Novak Djokovic. Federico può fare affidamento anche su un buon servizio e una mano educata, sul dritto invece ci sono grandi margini di miglioramento: la palla "viaggia" ma in confronto al rovescio rimane un colpo ancora poco affidabile. 

DA BULGARO A BULGARO

Con la vittoria su Comesana, Cinà si è regalato almeno un'altra partita sui campi dell'Hard Rock Stadium di Miami: il secondo turno sarà contro Grigor Dimitrov. Dalla sconfitta contro Kuzmanov alla nuova chance contro Dimitrov: da bulgaro a bulgaro per continuare a scrivere la storia. Grigor, che da giovanissimo ha sentito il peso dell'etichetta di "baby Federer", magari potrà dare qualche consiglio a Federico: una vittoria non fa un campione e le alte aspettative possono portare pressioni che rischiano di destabilizzare un ragazzo così giovane. Cinà Jr però non si fa scalfire dalla fama di "nuovo Sinner" o di "risposta a Joao Fonseca" (nuovo fenomeno del tennis brasiliano, ndr), continua la sua scalata con un solo sogno, rivelato ai microfoni prima dell'inizio dell'avventura in Florida: "Diventare numero uno al mondo". 

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