Il tennista americano ha parlato di un colloquio con il fuoriclasse serbo nel quale gli ha raccontato l'esperienza vissuta tre anni fa dopo l'infortunio al ginocchio
di Marco CangelliVedere i diretti avversari vincere sull'erba deve essere complicato per Novak Djokovic. Il fuoriclasse serbo aveva annunciato che avrebbe saltato Wimbledon con l'obiettivo di rientrare al meglio per le Olimpiadi puntando a quell'oro che manca nel suo palmares, ma il 37enne di Belgrado sarebbe pronto a bruciare nuovamente le tappe pur di provare a riprendersi quanto prima la vetta della classifica ATP.
Dopo l'operazione al ginocchio per la rimozione parziale del menisco, Nole ha già lasciato le stampelle ed è tornato perfino ad allenarsi prendendo in mano la racchetta e sperimentando il servizio come dimostrato da un video sui social. Il "Vecchio Leone", che da lunedì 24 giugno tornerà a essere il numero 2 al mondo complice la sconfitta di Carlos Alcaraz al Queen's, ha tutta l'intenzione di lasciare stupefatti gli addetti ai lavori seguendo il precedente di Taylor Fritz che nel 2021 rientrò proprio sull'erba inglese dopo un infortunio simile.
"Per me è possibile che Novak giochi, su questo non ho dubbi. Gli ho raccontato la mia esperienza e come ho lavorato. Molto dipende dall’infiammazione post intervento e da come reagisci. Io ho potuto giocare e mi è capitato il suo stesso infortunio - ha spiegato il tennista americano dopo la vittoria su Milos Raonic al Queen’s -. A differenza sua però io non avevo ambizioni di vittoria, mi bastava solo vincere qualche set e passare dei turni, ma se sei Novak Djokovic non vuoi accontentarti di questo. Mi ricordo che quando mi sono infortunato e anche dopo l’intervento non riuscivo nemmeno a camminare, ma ogni persona è diversa”.
I tempi sono chiaramente molto stretti, il prossimo 1 luglio si alzerà il sipario su Wimbledon, ma siamo sicuri che in questi nove giorni che ci separano dal grande evento Novak Djokovic sarà pronto a sorprenderci ancora una volta.