L'ex nuotatrice si è espressa sulla vicenda Clostebol a margine di un evento sulle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026
di Marco CangelliA differenza di molti sportivi italiani, Federica Pellegrini ha deciso di andare "controcorrente" sulla vicenda Clostebol che ha portato alla squalifica per tre mesi di Jannik Sinner. L'ex nuotatrice veneziana ha sostenuto la scelta della WADA spiegando come il 23enne di Sesto Pusteria abbia effettivamente commesso una negligenza essendo responsabile delle azioni del suo team.
"Quello che è successo è stato un problema di protocollo. Secondo me Jannik non ha voluto in nessun caso prendere delle scorciatoie, questo è quello che penso da atleta e non - ha spiegato Pellegrini a margine di un evento di presentazione dell’offerta completa dei Pacchetti Hospitality per le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina 2026 -. Però è anche vero che la storia ci rende un po’ responsabili tutti anche per quello che fa il nostro team su di noi".
La "Divina" ha insomma sottolineato come sia fondamentale prendersi le responsabilità per ogni azione compiuta, anche se non diretta, confermando come lo stop imposto a Jannik Sinner sia per certi versi corretto: "Se un atleta, in qualsiasi altro sport, è stato trovato positivo a qualche sostanza, la negligenza è assolutamente comune, purtroppo. I casi sono tantissimi, il problema è che tutti questi casi hanno avuto un periodo di sospensione per negligenza, che non è un doping conclamato con colpa effettiva, ma una negligenza, quindi una svista praticamente".