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Dal caso Sinner alle ATP Finals in Italia: ecco le accuse del sindacato di Djokovic verso il tennis mondiale

La PTPA ha sporto denuncia in merito alle indagini riguardanti il caso Clostebol e all'assegnazione del torneo di fine stagione

di Marco Cangelli
20 Mar 2025 - 12:37

"Gli organi di governo corrotti del tennis abusano, mettono a tacere e sfruttano sistematicamente i giocatori per ottenere profitti personali attraverso il controllo monopolistico". È questa una delle accuse lanciata dalla Professional Tennis Players Association (PTPA), il sindacato fondato da Novak Djokovic e che ha deciso di intraprendere azioni legali nei confronti di ATP, WTA, ITF e ITIA

Fra le numerose accuse lanciate dall'associazione spicca anche una sorta di "favoritismo" nei confronti di Jannik Sinner, squalificato per tre mesi dalla WADA in seguito alla positività al Clostebol. Il dito viene puntato contro l'ITIA, definita aggressiva nella sua richiesta di campioni di sangue e urine, portata avanti con metodi "illegali", ma apparsa molto più morbida nei confronti del 23enne di Sesto Pusteria, prosciolto dal tribunale indipendente dall'accusa di doping volontario. A differenza dell'Agenzia Internazionale Antidoping che ha fatto ricorso prima di trovare un accordo con il numero 1 al mondo, l'organizzazione tennistica avrebbe chiuso il caso troppo velocemente: "ITIA ha accettato la spiegazione del preparatore che applica la sostanza proibita alla pelle di Sinner durante un trattamento. Non c'è stata l'indagine che ha tenuto altri in ballo per un anno" hanno spiegato i membri della PTPA.

Non finiscono qui le accuse nei confronti del tennis italiano, considerato dal sindacato un passo sopra gli altri complice la presenza di Andrea Gaudenzi alla presidenza dell'ATP. Nella lettera si parla della decisione di mantenere le ATP Finals in Italia per altri cinque anni, sino al 2030, e di come questa scelta sia stata realizzata in funzione degli interessi del numero 1 del tennis mondiale maschile, senza considerare la crescita d'interesse emersa negli ultimi anni. 

Non mancano infine attacchi a Holger Rune, reo di esser stato l'unico tennista a non aver vinto un titolo Major presente al Six Kings Slam, l’esibizione milionaria in Arabia Saudita che prevedeva 6 milioni di dollari per il vincitore imbattuto; così come quelli nei confronti dell'ATP, decisa a non aver accettato l'offerta di aumentare il montepremi da parte di Larry Ellison, tycoon di Oracle e proprietario del Masters 1000 di Indian Wells.

A indebolire il piano accusatori della PTPA non vi sono soltanto le risposte delle istituzioni coinvolte, ma anche l'assenza nella lista dei dodici firmatari del personaggio più in vista, Novak Djokovic, a dimostrazione che all'interno dello stesso gruppo vi sono delle profonde spaccature. Presenti invece il co-fondatore Vasek Pospisil e Nick Kyrgios che, puntualmente, non ha perso occasione di pungere sul vivo Jannik Sinner. 

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