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L'altoatesino dopo l'eliminazione in semifinale: "Numero 1? Il lavoro non smetterà mai e la mentalità non cambierà"
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Il sogno di Jannik Sinner di centrare la prima finale al Roland Garros, la seconda in carriera dopo gli Australian Open, si è infranto contro il suo grande rivale Carlos Alcaraz. "Guardando il lato positivo, dico che c’è stato un grande progresso da parte mia su questa superficie - ha commentato il campione azzurro a fine partita - Purtroppo non ho potuto giocare a Roma, ma credo comunque di aver fatto un bel passo in avanti sulla terra rispetto all’anno scorso. Anche qui sono arrivato con tanti dubbi sulla mia condizione e sulle mia possibilità, ma abbiamo lo stesso ottenuto un buon risultato. Ovviamente c’è anche la notizia del ranking, essere uno del mondo è bello e siamo tutti felici. Ma il lavoro non smetterà mai e la mentalità non cambierà: sappiamo cosa dobbiamo migliorare per fare ulteriori passi in avanti".
Sinner analizza la spettacolare partita contro Alcaraz. "Sono tante le cose che hanno deciso questa partita, è così soprattutto quando si gioca tre set su cinque. C’è una miriade di punti che possono fare la differenza, non sono pochi quelli importanti. Sono partito bene, poi nel secondo set ho servito meno bene è questo ha cambiato l’inerzia: in queste partite non ci si può permettere di far scendere anche di poco le proprie percentuali - ha spiegato il numero 1 al mondo -. Io però ho reagito bene, soprattutto nel terzo set sono stato bravo e anche nel quarto. Poi sì, quell’ultimo game e quello smash sbagliato: anziché 40-15 mi sono trovato sul 30-30. Andato in svantaggio di un break nel quinto set ho continuato a lottare, ho giocato abbastanza bene e ho avuto le mie chance".
Un bilancio del suo Roland Garros. "Le prime partite, pur dando sempre il massimo, le ho prese un po’ come un allenamento per rimettere in moto il fisico, vista la piccola quantità di sessioni di allenamento e partite che abbiamo potuto svolgere in preparazione a questo torneo. Poi sono andato avanti, mi sono sentito bene e quindi non sono sorpreso dalle mie prestazioni. Secondo me adesso ciò che per me più conta è il fisico: quando mi sento bene fisicamente sento anche di poter esprimere un ottimo tennis. È stato un buon torneo, anche se c’è rammarico per non aver raggiunto la finale".
Probabile una piccola pausa prima della stagione sull'erba. "Dobbiamo parlare di questo con il team. Forse un paio di giorni liberi, poi lavorerò sull’aspetto fisico sicuramente. La stagione sull’erba è diversa: la preparazione cambia, usi muscoli differenti. Vediamo come giocherò ad Halle, dove la situazione è completamente diversa rispetto a Wimbledon, ma è pur sempre erba. Non vedo l’ora: l’anno scorso ho giocato un ottimo Wimbledon, vediamo cosa posso fare quest’anno. Sono felice di tornare sull’erba".